La procura di Milano ha concesso il nulla osta alla sepoltura di Imane Fadil, la giovane testimone dei processi Ruby contro Silvio Berlusconi deceduta lo scorso 1 marzo all'Humanitas di Rozzano, dopo un mese di agonia in ospedale. Imane Fadil è morta per una aplasia midollare della quale, comunque, sono ancora in corso di accertamento le cause esatte. È quanto è stato spiegato in Procura a Milano dagli inquirenti che proprio oggi, dopo più di sei mesi dal decesso, hanno dato il nullaosta alla sepoltura. L'inchiesta, da quanto si è saputo, va verso l'archiviazione perché oltre all'ipotesi di morte per un avvelenamento doloso sono state escluse anche responsabilità mediche.
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