Vitalizi, tutto l’oro dei consiglieri: c'è
chi prende milioni di buonuscita

Mercoledì 6 Agosto 2014 di Diodato Pirone
Vitalizi, tutto l’oro dei consiglieri: c'è chi prende milioni di buonuscita
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Districarsi fra i vitalizi regionali non significa solo fare un viaggio nel privilegio. molto di pi. Nella foresta di leggi e leggine costruite e nascoste negli anni con certosina abilità si incontra un lupo: la ferocia dell’Italia profonda. L’incredibile abbondanza di cinismo amorale, base del saccheggio delle risorse pubbliche che la commedia all’italiana ha raccontato in tanti di film di grande successo, si ritrova in una galleria di personaggi di provincia. Figure apparentemente diversissime fra loro, eppure accumunate dalla volontà di "approfittare", di perpetuare il privilegio al quale si è in qualche modo avuto accesso spesso per capacità di relazione e quasi mai per merito.



Che cosa possono avere in comune, Eva Klotz, la pasionaria dell’indipendenza del Sud-Tirol, consigliere della Regione Trentino Alto Adige e Claudia Lombardo, l’ex consigliere regionale della Sardegna "erede" del pacchetto elettorale del padre boss storico del Psi sardo? Un maxivitalizio da mille e una notte.



Eva Klotz - secondo regole che proprio ieri la Regione è stata costretta a cambiare anche per l’avvio di una inchiesta penale della Procura di Trento - ad un certo punto si è trovata titolare di un tesoretto di vitalizio pari a 1.145.761.000 euro (un milione e centomila euro). Lombardo, invece, si è conquistata sul campo il titolo di "miss vitalizio" assegnatole da Gian Antonio Stella per essere entrata in possesso di un vitalizio di 5.100 euro netti mensili all’età di 41 anni (grazie a 20 anni di permanenza in Consiglio). L’assegno d’ora è partito lo scorso febbraio, ovvero quando per tutte le donne iscritte all’Inps con 20 anni di contributi l’età pensionabile era di 63 anni e 9 mesi.



LA GALLERIA. Ma se la Klotz, tutt’ora consigliere, non ha ancora preso un cent e con le nuove regole trentine si vedrà tagliare del 28% il gruzzolo accumulato oppure subirà una decurtazione del 20% del vitalizio rispetto a quanto previsto finora, in molte Regioni non c’è traccia di provvedimenti che frenino la diffusione del malcostume dei vitalizi gonfiati. Nel Lazio, ad esempio, per una quarantina di ex consiglieri regionali e di assessori tecnici in carica fino al 2013 è ancora possibile ottenere il vitalizio a 50 anni. E’ il caso dell’ex consigliere Roberto Buonasorte che compirà il fatidico compleanno il prossimo 21 agosto. Alzare l’età dell’accesso al vitalizio è legittimo: non tocca i diritti acquisiti. Anche cambiare altre regole è legittimo. E’ il caso, incredibile a dirsi, del cavillo che in teoria consente a tre esponenti della Lista Polverini proclamati per errore consiglieri regionali e poi esclusi per un problema di calcolo di accedere al vitalizio sia pure in cambio di consistenti versamenti che pare abbiano deciso di non effettuare.





Il Trentino ha poi appena introdotto un tetto al cumulo dei vitalizi regionali e parlamentari che invece altrove, come nei casi laziali di Augusto Battaglia, Giulio Maceratini, Oreste Tofani arriva ad oscillare fra i 7.500 e gli oltre 10 mila euro netti mensili.





In compenso, al privilegio del vitalizio non accederà l’ex consigliera regionale più famosa d’Italia, la lombarda Nicole Minetti. Assieme al suo ex collega Renzo Bossi, detto il trota, ha preferito ritirare subito i contributi accumulati in 5 anni: 43 mila euro.
Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 12:03

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