«Quarta ondata, colpiti i no vax». Vaccino, si accelera sui ragazzini

Giovedì 12 Agosto 2021 di Alberto Gentili
«Quarta ondata, colpiti i no vax». Si accelera sui ragazzini
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«La quarta ondata è cominciata, ma riguarda chi non è vaccinato», dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Così, anche in vista del «tutti in classe» promesso da Mario Draghi, il governo e il commissario straordinario Francesco Figliuolo accelerano sui vaccini per i ragazzi dai 12 ai 18 anni. Per loro da lunedì prossimo, 16 agosto, ci sarà una «corsia preferenziale» senza necessità di prenotazione. A fotografare la situazione è il sottosegretario Sileri: «I casi saliti negli ultimi 20 giorni rappresentano già un inizio di quarta ondata però, come ci dicono i medici, negli ospedali si vede che in questa fase chi sta male in forma seria, tanto da ricorrere alle cure ospedaliere, è prevalentemente chi non si è vaccinato». I No vax. «Questa ondata», aggiunge Sileri, «sarà caratterizzata da un ulteriore incremento di casi positivi, ma anche da una stabilizzazione dei ricoveri e dei decessi che sarà più probabile vedere laddove è maggiore la percentuale di popolazione non immunizzata».

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Vaccini, accelera la campagna per i giovani

Va avanti così la campagna per vaccinare i giovani, oltre che gli over 50. In una lettera inviata alle Regioni, Figliuolo chiede ai governatori di «predisporre corsie preferenziali per l’ammissione alle somministrazioni» di Pfizer e Moderna dei ragazzi dai 12 ai 18 anni, «anche senza preventiva prenotazione».

La campagna vaccinale, scrive ancora il commissario straordinario, «si sta sviluppando nei termini pianificati che vedono il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti per l’immunizzazione delle classi prioritarie, dei cittadini maggiormente vulnerabili e fragili». Per questo, aggiunge, e con l’obiettivo di «dare impulso» alla vaccinazione dei più giovani in vista della riapertura delle scuole a settembre, si chiede alle Regioni «di organizzare», appunto, le somministrazioni per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni.

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Un’esigenza che si rende necessaria, secondo Figliuolo, anche in vista della ripartenza della stagione sportiva. «Tale predisposizione», si legge nella lettera, «avrà risvolti positivi anche per incentivare la ripresa in sicurezza sia delle attività sportive, sia di quelle finalizzate a garantire il maggiore benessere psicofisico per i più giovani». E sempre in questo ambito, va fatto ogni sforzo per favorire il «completamento della vaccinazione» anche del «personale tecnico che opera negli impianti sportivi o presso associazioni sportive finalizzate al benessere». «Sono certa che le Regioni risponderanno come sempre positivamente», scommette la ministra agli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Nel frattempo, su scala nazionale, sono stati registrati ieri 31 morti e 6.968 nuovi positivi, contro il 5.636 di martedì, su una base di 230.039 i tamponi (erano stati 241.766) con il tasso di positività salito al 3%, in aumento rispetto al 2,3% del giorno prima. Salgono anche i ricoveri in terapia intensiva (più 15) e nelle aree mediche (più 68). Ad essere maggiormente colpite dalla «quarta ondata» sono le mete più ambite delle vacanze. Sicilia e Sardegna entro agosto potrebbero passare in “giallo”, con il ritorno dell’obbligo della mascherina all’aperto, non più di quattro commensali nei ristoranti e locali con tavoli al chiuso costretti a tirare giù le serrande alle sei di pomeriggio.

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Sicilia forse in giallo il 23

Ad allarmare di più è la Sicilia (la Regione ieri con più nuovi contagi: 868). Secondo gli ultimi dati, che verranno aggiornati domani dal report settimanale di Cts, Istituto superiore della Sanità e ministero della Salute, questa Regione paga il basso indice di vaccinazioni: appena il 52%, il più basso d’Italia, l’aumento dei ricoverati nelle aree mediche (il 14% dei posti letto sono occupati) e delle terapie intensive (siamo al 7%). Inoltre l’indice di incidenza è arrivato a 90 nuovi positivi a settimana ogni 100 mila abitanti. E per far scattare il “giallo” basta che questo parametro superi quota 50, le terapie intensive raggiungano il 10% di occupazione e le aree mediche il 15%. Il verdetto della cabina di regia scatterà domani. Le date del probabile passaggio in “giallo” sono il 16 agosto, oppure il 23 agosto. Ma dal ministero della Salute fanno sapere che è difficile che il giro di vite scatti da lunedì prossimo. Più probabile dal 23, se la situazione non dovesse migliorare. La Sardegna, un’altra Regione che “paga” il forte afflusso di turisti e il basso indice di vaccinazioni, sta leggermente meglio: il tasso di incidenza è del 56,8 ogni centomila abitanti, 11% di terapie intensive occupate e 7% di ricoveri in area medica. Dunque, la situazione è meno allarmante che in Sicilia. Tant’è, che il possibile passaggio in “giallo” della Sardegna è atteso tra il 23 e il 30 agosto. Non prima.

 

Ultimo aggiornamento: 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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