Vaccino obbligatorio, aumenta il pressing di Regioni e sindacati. Confindustria: «Mettere in sicurezza i luoghi di lavoro»

Sabato 21 Agosto 2021 di Mauro Evangelisti
Vaccino obbligatorio, aumenta il pressing di Regioni e sindacati. Confindustria: «Mettere in sicurezza i luoghi di lavoro»
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Per evitare un autunno in cui l’onda dei ricoveri, nella stragrande maggioranza rappresentata da non vaccinati, causi nuovi lutti e nuove chiusure, sta crescendo la pressione perché si vada all’obbligo vaccinale o a un utilizzo molto più incisivo del Green pass. Al Tg2 il professor Guido Rasi, consulente del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo, ieri lo ha detto apertamente: «Se si deve arrivare all’obbligo di vaccinazione, ci si arrivi.

Non è tollerabile riempire di nuovo gli ospedali di Covid quando ci sono migliaia di patologie che aspettano ormai da due anni, non è proprio più morale. Con la variante Delta non si può parlare di immunità di gregge. Quello che sta emergendo però è quanto questi vaccini proteggano. Si previene nel 97 per cento dei casi il ricovero e la morte». Nei giorni scorsi un membro del Comitato tecnico scientifico, il professor Sergio Abrignani, immunologo e docente dell’Università statale di Milano, che non ha mai nascosto di essere a favore dell’obbligo vaccinale, ha chiesto al Cts di prendere una posizione ufficiale. Questa linea non è passata, non perché gli altri componenti non la condividano, ma perché si vuole evitare di scavalcare le prerogative del governo.

Green pass e vaccino, Bonomi (Confindustria): «Grave errore dei sindacati, non c'è tempo da perdere»

C’è anche un altro modo per evitare che vi siano ancora 4 milioni di over 50 non immunizzati e a rischio ricovero: spingere per il Green pass sul posto di lavoro. «Il sindacato sta facendo un errore sul Green pass, dobbiamo aggiornare i protocolli di sicurezza. Noi dobbiamo dare risposte a chi lavora nelle aziende. Non si può invocare una legge. Non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo sederci al tavolo e trovare soluzioni, il tempo ci gioca contro» ha detto ieri, parlando al Meeting di Rimini, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. «C’è in gioco il futuro del nostro Paese e il sindacato dice no al Green pass. Ci sono 187 mila professori e maestri non vaccinati. E questo la dice lunga. Abbiamo il dovere e la responsabilità di mettere in sicurezza non le mense ma tutti i luoghi di lavoro, come anche la scuola, il futuro del Paese». I sindacati, però, sostengono di essere a favore dell’obbligo vaccinale, ma deve essere sancito da una legge del governo.

REGIONI
Altro che obbligo, una parte del centro destra, in particolare Fratelli d’Italia, è molto critica anche nei confronti dell’introduzione del Green pass. Ma ieri il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che guida una maggioranza di centro destra, ha detto apertamente che è venuto il momento di pensare all’obbligo di immunizzarsi contro Covid 19 per parte della popolazione. Musumeci: «Credo che sia necessario l’obbligo vaccinale per alcune categorie. Per chi è a contatto con i ragazzi, per chi svolge l’attività sanitaria non si può transigere assolutamente. Penso che lo Stato in alcuni momenti di calamità abbia il diritto e il dovere di sospendere temporaneamente alcune garanzie e libertà individuali, se questo può servire a tutelare la salute della comunità. Continuare così, senza riuscire a venirne a capo, significa proseguire con un calvario che mette in ginocchio non solo ciascuno di noi psicologicamente, ma anche il tessuto imprenditoriale che nel Sud è particolarmente fragile e vulnerabile». La Sicilia è una delle Regioni con la percentuale di vaccinati più bassa, ma anche quella con più ricoverati per Covid. Anche il governatore della Liguria Giovanni Toti (altra Regione del centro destra) si è schierato per l’obbligo vaccinale «per tutti gli over 50».
 

Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 17:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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