Vaccino, perché farlo ai bambini: le 13 risposte dei pediatri alle domande dei genitori

Il 1° dicembre l'Aifa ha dato l'ok per il Pfizer ai bambini nella fascia 5-11 anni. Ecco le rassicurazioni degli esperti del Bambino Gesù

Sabato 25 Dicembre 2021
Vaccino ai bambini, dai pericoli alle tempistiche: le 13 risposte dei pediatri

Il 24 novembre 2021 l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha approvato l’indicazione del vaccino Comirnaty, il vaccino a mRNA di Pfizer-BioNTech anti-Covid, nella fascia di età 5-11 anni, raccomandazione confermata anche dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo scorso 1 dicembre.

Si tratta dello stesso vaccino a mRNA che viene usato nei ragazzi dai 12 anni in su e dagli adulti ma in un dosaggio inferiore delle persone grandi (un terzo del dosaggio). Anche i più piccoli dovranno sottoporsi a due somministrazioni per iniezione intramuscolare a distanza di 3 settimane una dall'altra. E se Austria, Israele, Stati Uniti e Cile hanno già avviato con ottimi risultati la vaccinazione ai bambini in Italia per i genitori la decisione non è ancora facile da prendere.

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Vaccino ai bambini, le risposte dei pediatri

Sono molte le domande che mamma e papà si stanno facendo sulla vaccinazione per i più piccoli. E per combattere le fake news e tranquillizzare i genitori l'ospedale pediatrico Bambino Gesù è sceso in campo per dare risposte mirate nel nuovo numero di 'A scuola di salute', magazine digitale a cura dell'Istituto per la Salute. «La vaccinazione è la scelta più sicura per i propri bambini e per tutti i membri della famiglia» spiegano gli esperti del Bambino Gesù. «La vaccinazione Covid-19 protegge i bambini dall’infezione e soprattutto dalla malattia che ne può conseguire. Sebbene i bambini e i ragazzi si ammalano di COVID-19 meno frequentemente rispetto agli adulti, possono comunque ammalarsi anche gravemente e trasmettere il virus ad altri. La sicurezza e l’efficacia del vaccino - ribadiscono gli esperti - è stata attentamente monitorata anche negli studi sulla fascia di età 5-11 anni». Non hanno dubbi gli esperti del Bambino Gesù che hanno messo a punto 13 Faq diffuse dalla Regione Lazio per la sua campagna informativa sulle dosi pediatriche per aiutare i genitori a far fare in serenità il vaccino ai bambini.

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È disponibile un vaccino per proteggere i bimbi da 5 a 11 anni?

Sì, il vaccino Pfizer e per i 5-11 anni viene usato un dosaggio inferiore, un terzo. Sono previste due dosi per iniezione intramuscolare a distanza è di tre settimane. In alcune nazioni la vaccinazione ai bambini tra 5 e 11 anni è già in corso (USA, Israele, Austria, Cile).

È sicuro per mio figlio fare il vaccino Covid 19?

Sì. Gli studi effettuati dimostrano un'elevata efficacia nel prevenire il Covid(91%). La sicurezza e l'efficacia è stata attentamente monitorata inclusi studi in questa fascia di età.

Perchè dovrei far vaccinare mio figlio?

La vaccinazione può aiutare a proteggere suo figlio. Sebbene un minor numero di bambini si sia contagiato questi possono essere infettati ed infettare. In alcuni rari casi, inoltre, nei bambini è stata descritta una forma di malattia infiammatoria (MIS-C) causata dal virus che può essere aggressiva.

Quali sono gli effetti collaterali più comuni nei ragazzi?

Dolore, arrossamento e gonfiore al braccio in cui si è fatta l'iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. Questi effetti collaterali scompaiono in poche ore o giorni (circa due).

Quanto dura la protezione conferita dal vaccino?

Per garantire la durata della protezione è previsto un booster negli adulti dopo 5 mesi. Una dose addizionale è prevista a partire dai 12 anni e dopo 28 giorni per i trapiantati o chi ha marcata compromissione immunitaria.

Esiste un intervallo minimo da rispettare tra il vaccino Covid e le altre vaccinazioni?

La somministrazione può essere concomitante, o a qualsiasi distanza di tempo, prima o dopo, con un altro vaccino inattivato (antipoliomielitica; antidifterica; antitetanica; anti -epatite B; anti-pertosse; anti-Haemophilus tipo b; anti-influenzale; anti HPV; anti-influenzale). Nel caso dei vaccini anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella; anti-herpes zoster; anti febbre gialla, la distanza è di 14 giorni.

I vaccini sono efficaci contro le varianti?

I dati preliminari di studi indicano che è efficace verso alcune varianti. La scoperta di queste varianti non cambia le raccomandazioni di base per la vaccinazione.

I vaccini bloccato la trasmissione del Covid?

Studi recenti hanno evidenziato che il vaccino è in grado di ridurre la probabilità di infettare. In un ampio studio in Israele i vaccinati avevano una riduzione del 90% del rischio di infezione asintomatica rispetto ai non vaccinati. Inoltre chi contrae l'infezione dopo la vaccinazione sembra che abbia la carica virale inferiori agli infetti non vaccinati. Da notare comunque che l'effetto protettivo non sarà mai del 100%.

Gli studi clinici sono stati abbreviati per avere presto questi vaccini?

Gli studi non hanno saltato nessuna delle fasi di verifica dell'efficacia e della sicurezza. La rapida messa a punto e approvazione si deve alle nuove tecnologie, ingenti risorse e a un nuovo processo di valutazione delle Agenzie regolatorie.

Come viene rilevata l'assenza di controindicazioni alla vaccinazione?

Prima della vaccinazione il personale sanitario pone una serie di semplici, ma precise domande e valuta se la vaccinazione possa essere effettuata o debba essere rinviata.

Se mio figlio ha avuto il Covid ed è guarito è indicato fare il vaccino? 

Se si è avuta l'infezione (tampone positivo): -è possibile effettuare un'unica dose di vaccino entro i 6 mesi dal contagio -la valutazione dei titoli anticorpali non è utile per decidere se effettuare la vaccinazione -se sono passati più di 12 mesi dal contagio sarà necessario effettuare due dosi di vaccino.

Se mio figlio ha avuto una diagnosi di Covid (tampone positivo) e presenta condizioni di immunodeficienza a trattamenti farmacologici è indicato fare una sola dose?

In questo caso è raccomandato fare due dosi

Le persone che si infettano dopo la prima dose devono ricevere la seconda dose?

Nelle persone con infezione confermata con tampone dopo almeno 15 giorni dalla prima dose, l'infezione stessa rappresenta un potente stimolo per il sistema immunitario che si somma al vaccino. Dunque non è indicato somministrare a queste persone la seconda dose vaccinale. La vaccinazione parziale e la successiva infezione non precludono un eventuale richiamo nel futuro.

Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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