Vaccino ai bambini, via libera dall'Aifa: «Alta efficacia, nessuna allerta sulla sicurezza»

Le nuove sfide della Ue per fermare la pandemia

Mercoledì 1 Dicembre 2021
Vaccino ai bambini, Pfizer: disponibile dal 13 dicembre. Von der Leyen: «Per capire Omicron 2-3 settimane»
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Vaccino ai bambini. Via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla vaccinazione anti-Covid per la fascia pediatrica dei bambini tra 5 e 11 anni. La vaccinazione avverrà con due dosi del vaccino Pfizer, in formulazione specifica e un terzo del dosaggio, a tre settimane di distanza. Si suggerisce l'adozione di percorsi vaccinali, quando possibile, «adeguati all'età». Il parere di Aifa arriva dopo l'ok, lo scorso 25 novembre, dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema), che ha raccomandato l'estensione dell'indicazione per il vaccino Covid di Pfizer-BioNtech per includere l'uso per i bambini di età tra 5 e 11 anni.

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Aifa: alta efficacia, nessuna allerta sicurezza

I dati disponibili «dimostrano un elevato livello di efficacia e non si evidenziano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza».

Così la Commissione tecnico scientifica Cts dell'Agenzia italiana del faramco (Aifa), che ha approvato l'estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (Pfizer) per la fascia di età 5-11 anni, con una dose ridotta (un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti) e con formulazione specifica.

La vaccinazione avverrà in due dosi a tre settimane di distanza l'una dall'altra. Al fine di evitare possibili errori di somministrazione, la CTS raccomanda, per la fascia di età in oggetto, l'uso esclusivo della formulazione pediatrica ad hoc suggerendo quando possibile l'adozione di percorsi vaccinali adeguati all'età. Nel parere, la CTS osserva che «sebbene l'infezione da SARS-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi, come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c), che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva». Infine la CTS sottolinea che «la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età».

Vaccino ai bambini, lo studio

Lo studio registrativo del vaccino Pfizer anti-Covid nella popolazione 5-11 anni «ha mostrato un'efficacia nella riduzione delle infezioni sintomatiche da SARS-CoV-2 pari al 90,7% rispetto al placebo e la non-inferiorità della risposta immunologica rispetto a quanto osservato nella popolazione 16-25 anni». Lo rileva la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa nel parere che dà il via libera all'immunizzazione anti-Covid nella fascia pediatrica 5-11 anni. Per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza, si legge, «lo studio non ha evidenziato eventi avversi gravi correlati al vaccino e in particolare, nei 3.100 bambini vaccinati, non sono stati osservati, almeno nel follow up a breve termine attualmente disponibile, casi di anafilassi o miocarditi/pericarditi». I dati di farmacovigilanza relativi ai circa 3.300.000 bambini di 5-11 anni già vaccinati, prevalentemente con una dose, negli Stati Uniti, ancorché riguardanti un periodo di osservazione di breve durata (media di 16 giorni), «non evidenziano al momento nessun segnale di allerta in termini di sicurezza». I dati disponibili nei rapporti dell'ISS, ricorda la Cts Aifa, «mostrano nelle ultime settimane un chiaro incremento del numero di contagi nella popolazione di 5-11 anni di età». Oltre ai benefici diretti, conclude la Cts Aifa nel parere, «la vaccinazione dei bambini comporterebbe un aumento della copertura vaccinale dell'intera popolazione e, quindi, una maggiore protezione anche per i soggetti più fragili di tutte le età, soprattutto se conviventi con i bambini».

Vaccino ai bambini

Il Green pass «deve essere adattato in modo costante alla situazione della pandemia. È giusto che ora non sia inclusa solo la vaccinazione, ma anche il richiamo. Il messaggio è che il richiamo sia effettuato a 6 mesi» dal ciclo completo, ha detto intanto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. 

«Ringrazio il Sudafrica per la velocità con cui ci hanno avvertiti» su Omicron ha detto ancora von der Leyen. «Ci hanno dato l'opportunità di agire velocemente. Ogni giorno conta in questa situazione. L'Oms considera Omicron ad alto rischio, non conosciamo tutto di Omicron, ma sappiamo abbastanza da essere preoccupati. È una corsa contro il tempo». Le dosi del vaccino Pfizer «per i bambini saranno pronte dal 13 dicembre». Fino a due o tre anni fa «non lo avrei mai pensato ma è tempo di discutere sull'obbligo vaccinale».

 

«Gli scienziati dicono di non saperne abbastanza» su Omicron. «Servono due o tre settimane, che in pandemia sono un'eternità. Per questo la raccomandazione è vaccinatevi. Speriamo per il meglio, ma prepariamoci al peggio».

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Servono sfide comuni, derivanti dalla ricomparsa della Covid-19 in molti Stati membri quest'autunno. Ecco l'appello della Commissione europea a fronte delle preoccupazioni per l'estendersi della variante Omicron, potenziale minaccia che richiede azioni urgenti per garantire la sicurezza sanitaria a lungo termine. La presidente Ursula von der Leyen ha reiterato l'invito agli Stati a intensificare gli sforzi di vaccinazione e potenziare gli investimenti nei trattamenti, migliorare monitoraggio e prevenzionè. La Commissione indica che occorre agire rapidamente e con decisione per limitare la diffusione del virus e mitigare il suo impatto.

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 10:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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