Vaccini, iniziano le somministrazioni nelle farmacie. Il via in Liguria, ecco come funziona e dove si possono fare

Lunedì 29 Marzo 2021 di Michela Allegri
Vaccini, iniziano le somministrazione nelle farmacie. Il via in Liguria, ecco come funziona e dove si possono fare

Vaccino anti-Covid in farmacia, si parte. A fare da apripista sarà la Liguria: da domani, lunedì 29 marzo, la campagna vaccinale coinvolgerà anche le farmacie. Secondo le stime della Regione, il sistema permetterà di somministrare 2.000 dosi in più ogni settimana. Le farmacie liguri che fungeranno da punti vaccinali territoriali (Pvt) per la somministrazione del vaccino AstraZeneca sono 52. Lunedì è prevista la ricezione e la preparazione delle fiale, mentre le inoculazioni vere e proprie inizieranno martedì 30. Non saranno i farmacisti a somministrare il medicinale: la procedura verrà seguita da medici o personale abilitato.

Le vaccinazioni, inoltre, potranno avvenire all’interno della farmacia solo se questa dispone di locali adeguati. In caso contrario potranno essere effettuate presso sedi esterne situate nelle adiacenze, come studi medici convenzionati, sedi di associazioni di volontariato.

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Domani inizieranno le prenotazioni per la fascia di età fra i 75 e i 79 anni. La richiesta potrà essere presentata direttamente in farmacia - a partire da lunedì 29 marzo -, oppure potrà venire fatta connettendosi al portale prenotovaccino.regione.liguria.it (già attivo). Per la fascia di età fra i 70 e i 74 anni, le prenotazioni in farmacia partiranno martedì 30 marzo, mentre quelle online inizieranno dalle 23 di lunedì 29 marzo.

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La decisione di coinvolgere le farmacie nella campagna vaccinale del Governo è prevista dal Decreto Sostegno 2021, al capitolo Salute e Sicurezza. Nel testo viene infatti previsto un «ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-Covid; la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale; il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale; un sostegno al personale medico e sanitario, compreso quello militare».
Intanto si aspetta l’arrivo del vaccino di Johnson &Johnson, che dovrebbe approdare in Italia a metà aprile. Nel Lazio, l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ha assicurato che «appena arriverà il vaccino monodose J&J, questo sarà fornito alle farmacie dove sarà anche somministrato». Nel frattempo a Roma c’è stato un boom di iscritti al corso di formazione per farmacisti-vaccinatori. La Regione conta di arrivare a mille adesioni entro il prossimo mese. Il programma vaccinale coinvolgerà le 1.500 farmacie del Lazio. Per il momento 950 strutture sono già pronte e attrezzate per le somministrazioni. Le farmacie disponibili nella Capitale sono 520, in provincia di Roma 220, le restanti invece sono sparse sul territorio regionale.

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La decisione del Governo è stata accolta con «estrema soddisfazione» dalla categoria. Per la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi) e la federazione titolari Federfarma, infatti, «questa scelta valorizza la rete delle farmacie e la professionalità dei farmacisti che sono parte integrante del Servizio sanitario nazionale in sinergia con medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari del territorio». Le federazioni sono anche al lavoro per mettere a punto un protocollo operativo nazionale. In questi mesi di pandemia la rete italiana delle oltre 19mila farmacie pubbliche e private «hanno dato una risposta efficace, efficiente e continuativa ai bisogni della popolazione e alle esigenze del Ssn, garantendo non soltanto l’assistenza farmaceutica, ma anche nuovi servizi e prestazioni resi necessari dall’emergenza, come l’effettuazione dei tamponi rapidi - prosegue la nota di Fofi e Federfarma - Per dare il giusto riconoscimento al lavoro dei colleghi collaboratori è necessario che si giunga a una positiva conclusione delle trattative per il rinnovo del contratto nel più breve tempo possibile, per far sì che farmacisti e farmacie possano affrontare questo nuovo e importantissimo compito nelle condizioni migliori su tutto il territorio nazionale».

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Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 15:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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