Vaccino, ecco quando tocca a 40enni, 50enni e 60enni: il piano, tempi più stretti (grazie anche a J&J)

Martedì 30 Marzo 2021 di Francesco Malfetano
Prenotazioni vaccino, quando tocca a 40enni, 50enni e 60enni? Ecco il piano, tempi più stretti (grazie anche a J&J)
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In un colpo solo sembrano essersi definitivamente sciolti due importanti nodi relativi alla campagna vaccinale.

Non solo c'è una data per la consegna dei vaccini monodose Jansenn (dal 19 aprile, 7,3 milioni di dosi nel secondo trimestre) e i numeri in genere sono incoraggianti (attese 3 milioni di dosi entro sabato), quanto anche il fronte della distribuzione ha fatto importanti passi in avanti con la definizione dell'accordo quadro per la somministrazione dei vaccini tra il ministero della Salute e le farmacie italiane. L'accelerazione della campagna vaccinale a lungo invocata, e talvolta anche annusata con picchi di quasi 400mila immunizzazioni al giorno, in pratica è a un passo. 

Prenotazioni vaccino, le stime

Pur non potendo prevedere con esattezza le consegne o il ritmo che verrà acquisito, è possibile ipotizzare delle stime su quando si verrà vaccinati. La variabile più importante resta ovviamente quella anagrafica che però, non solo in alcuni territori date le grosse differenze tra regioni, scivola ancora in secondo piano. Già da settimane stanno infatti andando avanti le vaccinazioni prioritarie che oltre a over80 e vulnerabili coinvolge gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze armate e di polizia, il personale e i detenuti delle carceri, i luoghi di comunità e gli altri servizi essenziali. La domanda che si pongono quindi gli italiani è: se non appartengo a nessuna di queste categorie quando verrò vaccinato?

Prenotazioni vaccino, a che punto sono le regioni

La risposta non è semplice, o almeno non lo è per tutte le fasce di età. Fra il 10 e il 15 marzo però, alcune Regioni hanno cominciato a raccogliere le prenotazioni per chi ha un’età compresa fra i 70 e i 79 anni (nati fra il 1941 e il 1950) cercando di recuperare il pesante ritardo accumulato su questo fronte (appena il 10% di vaccinati). Si tratta di 5.5 milioni di persone che saranno chiamate alla vaccinazione nei grandi centri vaccinali sparsi per tutta l’Italia oppure dai medici di famiglia nelle Regioni che hanno aperto questo canale. Il grosso degli appartenenti a questa fascia d’età si potrà vaccinare fra aprile e maggio ma è bene prenotarsi per tempo verificando le modalità sui siti internet delle varie Regioni. Nel Lazio ad esempio, territorio virtuoso in questa campagna, dal 27 marzo, è iniziata la prenotazione per i 68enni e 69enni (anni di nascita 1952 e 1953). Mentre in Lombardia i 70enni (nati dal '51 al '42) senza patologie potranno riservare il proprio turno sulla piattaforma di poste a partire dal 2 aprile. Orizzonti temporali simili, con inizio di prenotazioni e somministrazioni ad aprile, coinvolgono buona parte delle Regioni: Puglia, Marche e Abruzzo ad esempio. 

Vaccino, la fascia sessantenni

Per quanto riguarda i 60enni - con l'eccezione del Lazio - il mese di riferimento per l'inizio dell'immunizzazione dovrebbe essere quello di maggio. Si  tratta, è bene ricordarlo, di soggetti che non hanno particolari patologie né appartengono a categorie specifiche (altrimenti avrebbero ricevuto prima il vaccino) e né lavorano in imprese che hanno aderito al piano di vaccinazione in azienda in partenza tra maggio e giugno. Già dalla fine di aprile però, con tutte le modalità previste dalla propira Regione, dovrebbero essere in grado di iniziare a prenotare la propria prima dose

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Vaccino, per i 50enni tocca a giugno 

I tempi ovviamente si allungano man mano che si scende con l'età. Ed è per questo che il ruolo delle aziende diventa dirimente per raggiungere l'obiettivo dell'immunità entro il mese di luglio. Vale a dire che nel giro di 120 giorni sarà vaccinato il 70% della popolazione italiana (escludendo dal computo gli under16). Per cui, sperando che continui ad appianarsi il solco che si era formato nel ritmo di immunizzazione delle varie Regioni, il turno dei 50enni dovrebbe arrivare tra la metà di maggio e quella giugno. Proseguendo con una media (realistica a detta del governo) di almeno 500mila vaccinazioni al giorno, dalla metà di giugno dovrebbe essere quindi il turno dei 40enni. A seguire i 30enni, che però potrebbero essere rimasti in pochi perché in parallelo sono continuate le vaccinazioni di personale sanitario, scolastico, delle forze armate e delle imprese. Salvo intoppi quindi, tra l'inizio di luglio e la metà di agosto si dovrebbe essere in grado di iniziare a vaccinare i 20enni. 

Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 16:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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