Profughi e Covid, oltre il 60% senza vaccino. Bassetti: «Rischio nuova ondata». Sileri: «Per loro no Super green pass»

In Italia già i primi rifugiati, ma molti di loro sono senza vaccino

Giovedì 3 Marzo 2022
Profughi, allarme Covid: oltre il 60% senza vaccino. Bassetti: «Rischio nuova ondata». Sileri: «Per loro no Super green pass»
24

Il 64% dei profughi che stanno scappando alla guerra in Ucraina sarebbe senza vaccino.

Lo fa sapere la fondazione Gimbe: «Il dato ucraino non deve essere sottovalutato, considerata la drammatica situazione, che poterà nelle prossime settimane migliaia di profughi nel nostro Paese».

L'Italia sta già accogliendo i primi rifugiati e il rischio di una ripercussione sulla curva dei contagi è reale, secondo gli esperti. E si è già aperto il dibattito: chi arriva dall'Ucraina deve essere vaccinato?

Caccia grossa, alla Camera prima proposta di legge per vietare l'import-export di trofei: «A rischio la conservazione»

Le fake news della guerra: dalle immagini modificate alla propaganda filorussa dei No vax

Niente Super green pass per i profughi

«Lo status di rifugiato consente l'accesso alla nostra sanità. Oggi o domani uscirà la circolare del nostro ministero. Verranno fatte tutte le procedure, compreso il tampone per chi arriva, e verrà offerta loro la possibilità di vaccinazione». Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ai microfoni di "Un giorno da pecora su Rai Radio 1", parlando dei profughi ucraini che arriveranno in Italia. «Lo status di rifugiato - ha chiarito Sileri - non prevede l'obbligo del Super green pass. È chiaro che noi offriremo la vaccinazione, ma quello che serve alle persone che giungono da noi ora è un abbraccio».

Sul rischio dell'aumento della circolazione del Covid a causa della crisi ucraina ha detto: «L'aumento può avvenire ovunque dove c'è un assembramento. Ora però - ha concluso - questa è davvero la preoccupazione minore». 

Bassetti: si rischia nuova ondata

Il rischio che l'emergenza sanitaria in Ucraina, paese con una bassa percentuale di vaccinati contro il Covid, possa scatenare una nuova variante del virus «c'è perché ci sono tutte le condizioni», dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

«Un'alta circolazione del virus, una bassa copertura vaccinale (inferiore al 40%), condizioni socio-economiche disagiate, nessuna o bassa attenzione alle misure di protezione, condizioni climatiche di inverno pieno con maggiore possibilità di assembrarsi in luoghi chiusi», ha aggiunto.

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 09:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci