Terrorismo, arrestato un ventenne richiedente asilo: inneggiava all'Isis

Giovedì 13 Settembre 2018
Terrorismo, arrestato un ventenne richiedente asilo: inneggiava all'Isis
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In Italia era arrivato ad inizio anno, trasferito come richiedente asilo in una struttura d'accoglienza a Montichiari, nel Bresciano.

Viveva in un appartamento con altri tre immigrati un bengalese di 20 anni che questa mattina è stato prelevato dalla Digos della Questura di Brescia e dalla Guardia di Finanza e portato in carcere su ordinanza di custodia cautelare. È accusato di apologia del terrorismo. 
 

«Non mi ero accorto di nulla», dice il proprietario dell'immobile, un italiano che gestisce l'accoglienza attraverso alcune società della Bassa bresciana. Stando all'inchiesta del sostituto procuratore di Brescia Erica Battaglia, il 20enne avrebbe esaltato l'azione dell'Isis attraverso l'utilizzo di Facebook. Si collegava a Internet dalla struttura di accoglienza nella quale viveva. Dall'indagine sul profilo Facebook del giovane è emerso un aspetto ritenuto inquietante dagli inquirenti: in occasione di ogni attentato terroristico il 20enne faceva propaganda jihadista. È accaduto il 4 giugno di un anno fa, data dell'attentato di Londra, quando posta la foto di due uomini armati a cavallo con vessillo nero e una serie di foto violente che ritraggono bambini insanguinati.

Poi si ripete anche il 17 agosto, dopo l'attentato di Barcellona. Il bengalese pubblica la scritta ®«oggi grande giorno per musulmani» e ancora «tutti a pregare moschea». «I need war...ho bisogno di guerra», «il paradiso mi attende», «blood boy», «la morte aspetta tutti», «felice giorno della morte» sono alcuni dei pensieri espressi su internet dal giovane musulmano in questi mesi trascorsi in Italia da richiedente asilo. «A questo punto - ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Salvini - aspetto le scuse a 60 milioni di italiani da parte di quei buonisti che hanno aperto i porti e svuotato i portafogli dei cittadini. Da parte mia, non mollo: il Decreto immigrazione è in arrivo». «Impossibile - ha commentato Viviana Beccalossi, consigliere regionale nel gruppo Misto - separare l'episodio dell'arresto dai temi legati alle politiche sull'immigrazione. Molti di questi signori probabilmente pensano di sbarcare nel Paese dei balocchi: vengono accolti e mantenuti e, in attesa magari di essere regolarizzati non trovano di meglio da fare che inneggiare e propagandare il terrorismo islamico».

«Questo arresto rappresenta un segnale di allarme importante per la Lombardia, che ospita più di 25mila richiedenti asilo sul suo territorio, e fa cadere il castello di menzogne messo in piedi in questi anni dal Pd e dalla sinistra» ha detto Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda. «Eccoli - aggiunge - i poveri profughi che scappano da chissà quale guerra, dato che in Bangladesh l'ultima guerra risale a inizio anni '70».

Ultimo aggiornamento: 20:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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