Terremoto di 4.6 nelle Marche, 20 famiglie sfollate a Pieve. Gravi danni, crolla campanile del 600

Martedì 10 Aprile 2018
Terremoto di 4.6 nel Maceratese

Paura all'alba nelle Marche, ancora una volta a causa della sequenza sismica che tormenta il Centro Italia dall'agosto di due anni fa. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.6 (inizialmente era stata attribuita intensità 4.7) è stata avvertita alle 5.11. L'epicentro a Muccia (Macerata), 900 abitanti prima del sisma nell'agosto 2016. Due le repliche rilevanti pochi minuti dopo, entrambe di 3.5. La scossa è stata avvertita anche in Umbria, mentre sui social cittadini segnalano che la terra ha tremato da Fano a San Benedetto e sino a Rieti e Roma.

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Crolla campanile. La scossa di 4.6 ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del '600 Santa Maria di Varanò. Lo riferisce il sindaco Mario Baroni. Ora sono in corso accertamenti, spiega il primo cittadino, per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Sae, 120-130 persone stanno in case agibili e il resto è in sistemazione autonoma o da parenti. Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli sta raggiungendo le Marche. Borrelli incontrerà i sindaci della zona a Pieve Torina per fare un punto della situazione. 
 


Repliche. Dopo la scossa di 4.7 sono state registrate oltre 10 repliche tra cui due di magnitudo 3.5 alle 5:46 e alle 6:03. Quest'ultima, secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha avuto ipocentro a 2 km da Pieve Torina (Macerata).

Quattro famiglie (una ventina di persone) sono state intanto evacuate per i danni (crepe e cedimenti) e i rischi di stabilità interni di altrettanti immobili finora agibili a Pieve Torina (Macerata).
Lo riferisce il sindaco Alessandro Gentilucci che sta coordinando le verifiche eseguite da quattro squadre di tecnici comunali e di una dei vigili del fuoco. Una ventina le persone, tra cui bambini, allontanate dalle abitazioni per rischi di crolli interni dopo l'ultima scossa di magnitudo 4.6 delle 5:11. Altre verifiche sono in corso.



 
 

In questi ultimi 30 giorni - riferisce il sito dell'Ingv - la zona a sud di Camerino, in provincia di Macerata, è stata interessata da un incremento di sismicità con terremoti che hanno raggiunto valori di magnitudo (Mw) pari a 4.0 il 4 aprile alle ore 4.19 italiane.



Scuole chiuse. Oggi chiudiamo le scuole. Abbiamo dei danni e stiamo verificando anche le Sae (soluzioni abitative in emergenza, ndr)». Così all'ANSA il sindaco di Pieve Torina (Macerata), Alessandro Gentilucci, uno dei comuni della zona colpita stamattina dal sisma di magnitudo 4.7. 
 
 

Tali eventi rientrano nella sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo Mw 6.0,  avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (RI) e culminato con l'evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo Mw 6.5. La sequenza si è gradualmente sviluppata, interessando un’ampia fascia dell’Appennino centrale, un'area di 1200 km2, estesa per circa 80 km in direzione NNW-SSE e larga circa 15-20 km, dalla provincia di Macerata, nelle Marche, alla provincia dell’Aquila, in Abruzzo.
 
 
Il terremoto  è stato avvertito in un'ampia zona, che comprende anche Umbria e Lazio, fino a Roma. Lo indica la mappa della percezione del terremoto messa a punto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sulla base di 590 questionari compilati finora online dalla popolazione sul sito 'Hai sentito il terremoto?'

L'evento, spiega l'Ingv in un nota, è stato avvertito in un'ampia zona, in particolare a nord-est dell'epicentro, nelle province di Macerata, Ancona, Pesaro, in Umbria, nel Lazio e, in modo lieve, a Roma. Sulla base degli stessi questionari, l'Ingv ha elaborato anche la mappa del 'risentimento sismicò nella scala Mcs (Mercalli-Cancani-Sieberg), che indica la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio.

«Le casette Sae non hanno riportato nessun danno». Lo dice il sindaco di Muccia all'ANSA sul posto. «Dalle verifiche che stiamo effettuando nelle aree dove sono realizzate le Soluzioni abitative di emergenza - spiega - non si riscontrano problemi, al massimo sono caduti alcuni oggetti». E la conferma arriva anche da alcuni cittadini che ci vivono: «Abbiamo avuto molta paura, ma nessun danno».

«Le casette Sae non hanno riportato nessun danno». Lo dice il sindaco di Muccia all'Ansa sul posto. «Dalle verifiche che stiamo effettuando nelle aree dove sono realizzate le Soluzioni abitative di emergenza - spiega - non si riscontrano problemi, al massimo sono caduti alcuni oggetti». E la conferma arriva anche da alcuni cittadini che ci vivono: «Abbiamo avuto molta paura, ma nessun danno».

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Ultimo aggiornamento: 19:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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