Digitale terrestre, è switch off: i canali che cambiano e i bonus tv Guida completa

Ad essere coinvolti dalla trasformazione saranno alcuni canali Rai e Mediaset

Martedì 19 Ottobre 2021 di R.Ec.
Digitale terrestre, scatta lo switch off: canali che cambiano e bonus tv da sfruttare. Guida completa

Arriva la rivoluzione del digitale terrestre. Da domani, 20 ottobre, una serie di reti televisive saranno visibili solo in HD e a chi non ha un televisore di ultima generazione servirà almeno un decoder per vederle. Si tratta però solo del primo passo di un cambiamento generale, che da qui al 2023 coinvolgerà sempre più reti e infine porterà al cambio generale di codifica, fino allo standard Dvbt-2/Hevc Main 10. Tuttavia esistono due bonus tv predisposti dal governo: uno per il decoder, l'altro per rottamare una vecchia tv e comprarne una nuova.

Questo è il momento giusto per sfruttarli ed evitare di dover smetter di guardare sempre più canali.

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I canali coinvolti

Per il momento ad essere coinvolti dalla trasformazione saranno alcuni canali "minori", ma molto noti di Rai e Mediaset. Per quanto riguarda la televisione pubblica resteranno visibili sia in alta che in bassa risoluzione, a tutti gli utenti, le tre reti ammiraglie (Rai 1, Rai 2 e Rai 3), assieme a Rainews 24. Passeranno all'esclusivo standard HD, invece: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport+ HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium Rai Scuola.

Quanto a Mediaset, invece, le reti coinvolte saranno: Tgcom24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 Tv e Virgin Radio Tv. Le più importanti Rete 4, Canale 5 e Italia 1 resteranno visibili anche a bassa risoluzione. Ancora da definire, invece, la strategia di emittenti come La7 e quella dei canali in chiaro di Sky sul digitale terrestre.

 

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Il riassetto dalla codifica Dvb-T/Mpeg2 a quella Mpeg4 avverrà poi per tutti i canali in modo scaglionato nelle varie aree regionali: la prima è la Sardegna. A seguire, e fino a giugno 2022, sarà il turno delle altre altre aree del Paese. Dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022 in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna. Dal 1 marzo 2022 al 15 maggio 2022 in Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche. Dal 1 maggio 2022 al 30 giugno 2022 in Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania. 

Si può provare a vedere i canali già disponibili in HD, ad esempio 501 per Rai Uno HD, 505 per Canale 5 HD e 507 per LA7 HD. Se almeno un canale in alta definizione è visibile, la tv è pronta per questo primo passaggio tecnologico. In caso contrario, per potere continuare a vedere l’intera programmazione bisogna sostituire da subito la televisione o aggiungere l'apposito decoder.

L'ultimo passaggio dello switch off

Dal 1° gennaio 2023, quindi, ci sarà il passaggio definitivo al nuovo standard di trasmissione televisiva del digitale terreste Dvbt-2. Per capire se la propria tv è compatibile con la nuova tecnologia Dvbt-2, ci si può sintonizzare sui canali test 100 (Rai) oppure 200 (Mediaset): se appare la scritta "Test HEVC Main10", la tv è già adatta e non deve essere obbligatoriamente cambiata o munita di decoder entro la fine del 2022.

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Se non appare alcuna scritta si può provare a risintonizzare tutti i programmi. In ogni caso, poi, tutti gli apparecchi sono potenzialmente adattabili con apposito decoder, anche i televisori crt a tubo catodico.

Gli incentivi: il bonus rottamazione tv

Lo sconto previsto dal governo Draghi e in particolare dal Ministero dello Sviluppo economico, guidato da Giancarlo Giorgetti, può raggiungere il 20% del costo dell'apparecchio, con un tetto massimo di 100 euro. L'agevolazione vale fino al 31 dicembre 2022 e, come detto, è «salvo anticipato esaurimento dei fondi disponibili». Non richiede poi alcuna certificazione Isee, quindi non è legato a reddito e patrimonio familiari. Viste le quasi 10 milioni di famiglie potenzialmente interessate e i soli 250 milioni di euro stanziati il rifinanziamento è molto probabile.

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I requisiti da soddisfare sono tre: essere residenti in Italia, aver rottamato un apparecchio «obsoleto» (cioè acquistato prima del 22 dicembre 2018) ed avere l'attestazione del pagamento del canone Rai. Senza aver dismesso una vecchia tv o non pagando l'obbligatorio canone televisivo, quindi, è impossibile accedere al contributo statale. Sono però ammessi al bonus anche gli over 75 esonerati dall'imposta legata al possesso del televisore.

Come fare domanda

La rottamazione può avvenire consegnando il vecchio apparecchio al negoziante o alle discariche autorizzate. Bisogna quindi fornire loro un modulo pdf scaricabile dal sito del ministero dello Sviluppo, che consiste in una autodichiarazione dei requisiti. Il documento deve essere controfirmato dal rivenditore, o da un addetto del centro di raccolta, e consegnato quando si fa il nuovo acquisto (anche online). In allegato al modulo bisogna fornire il codice fiscale di chi compra e una copia di un documento d'identità valido.

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È poi il commerciante a inserire tutte le informazioni sulla piattaforma telematica dove l'Agenzia delle Entrate conferma la presenza dei requisiti. L'importo potrà essere recuperato dal venditore con il credito d'imposta. Ogni famiglia può richiedere il contributo da 100 euro una sola volta. In ogni caso sul sito del Ministero dello Sviluppo economico c'è una guida completa al contributo. 

Gli incentivi: il bonus decoder tv

Il contributo per la rottamazione, se si hanno più televisori, è cumulabile con il vecchio bonus per il decoder esterno, «il cui importo è ridotto a 30 euro, o al minor valore pari al prezzo di vendita se inferiore». Altrimenti il bonus decoder, sempre da 30 euro, si può usare per comprare una nuova tv senza rottamarne un'altra. Tuttavia per accedervi bisogna avere un Isee che non superi i 20.000 euro, essere residenti in Italia e non aver richiesto già una volta il bonus. Per fare domanda bisogna presentare al rivenditore sempre la dichiarazione sostitutiva presente sul sito del Mise (insieme al proprio documento di identità e codice fiscale), con i venditori che si collegano alla piattaforma dell'Agenzia per verificare i parametri. Qui la lista delle tv e dei decoder idonei per accedere al bonus.

La campagna di informazione di Ancra

«Visto che arriva il primo switch off – annuncia Dario Bossi, direttore generale di Ancra, la storica associazione aderente a Confcommercio che rappresenta i rivenditori specializzati di elettronica di consumo – abbiamo deciso di realizzare un volantino di carattere informativo per i consumatori da distribuire nei negozi, un'iniziativa realizzata con il contributo determinante e la fattiva collaborazione di Aires».

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Nel volantino si spiega come verificare se il proprio televisore sarà in grado di ricevere il segnale e vengono fornite le informazioni principali per usufruire delle agevolazioni previste dal ministero dello Sviluppo economico, il bonus tottamazione tv e il bonus decoder. «Il retail specializzato – conclude Bossi – sta mettendo a disposizione tutte le energie e tutte le competenze per svolgere nel migliore dei modi una funzione sociale di estrema importanza, riaffermando una sua centralità rispetto alle esigenze dei consumatori, che già la pandemia aveva messo in luce».

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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