Dopo la Francia, anche la Commissione Ue ha ricevuto dal governo italiano l'analisi costi benefici sulla Tav.
Tav, consegnata l'analisi alla Francia: nel dossier c'è il no
Tav: Zaia, a noi interessa andare a Lione, no al referendum
E i deputati piemontesi di Forza Italia minacciano addirittura di bloccare i lavori della Camera. Lo scontro tra gli alleati di governo sulla contestata opera, insomma, sembra essere arrivato all'ultimo round. O quasi. «Matteo deve avere ancora un pò di pazienza, quando sarà il momento gli porterò io personalmente l'analisi in busta chiusa», prova a mediare il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Ma il leader del Carroccio non cambia idea - «l'Italia sulle grandi opere pubbliche deve andare avanti, non bloccare e tornare indietro» -, tanto che tra i banchi dell'opposizione si parla di «guerra aperta» tra Lega e M5S, con Forza Italia che invita Salvini a staccare la spina all'alleato e il Pd a puntare il dito contro il grave sgarbo istituzionale al Parlamento.
«Ma non erano il governo del 'prima gli italianì?», si chiede Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia. «È incredibile che i 5 Stelle impediscano ai cittadini di esprimersi su questa infrastruttura», dice la leader di FdI Giorgia Meloni, commentando il no del Comune di Torino al referendum chiesto dal suo partito. Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti, accusa Marco Ponti, il professore a capo della commissione che ha effettuato l'analisi, di averne illustrato l'esito ai soli deputati M5S. Cosa sia scritto nel documento, ottanta pagine in tutto, non è dato saperlo con precisione, anche se il no alla Torino-Lione sembra scontato. Si parla di costi superiori ai benefici per 7 miliardi di euro, buona parte dei quali calcolati sulla base delle minori accise incassate dallo Stato per la riduzione dei tir sulle strade. Come se ridurre l'inquinamento, tutelando così l'ambiente, non contasse nulla.
«Ci stiamo facendo ridere dietro da tutta Europa», afferma Corrado Alberto, presidente di Api Toino e portavoce del sistema imprese del Piemonte che rappresenta ben 33 sigle. «La Tav a regime comporta cantieri con l'occupazione di 50 mila persone, questa analisi di impatto può bastare al Paese per fare un salto di qualità», ricorda il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, a Torino per un tavolo sull'automotive. «Il governo gioca con il futuro delle imprese e dei lavoratori - riprende Alberto - I politicanti di ogni colore privi di senso dello Stato, e ottusamente chiusi al futuro, non credano che il sistema dell'economia abbia la memoria corta».