Stamina, l'allarme nei verbali:
«Cura scadente e pericolosa»

Domenica 22 Dicembre 2013 di Carla Massi
Stamina, l'allarme nei verbali: «Cura scadente e pericolosa»
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Andrea, il padre della piccola Noemi che il giudice ha autorizzato per il metodo Stamina, ha incontrato a Chieti il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Dai verbali del tavolo tecnico, Nas, Istituto superiore di sanità e Centro nazionale trapianti, emerge il sospetto che nei terreni coltura delle cellule venga usato siero fetale bovino. Dalle carte dell’indagine della procura di Torino si scopre che, nel 2008, l’associazione presieduta da Davide Vannoni oprava «in più strutture, alcune palesemente inidonee e ricavate da scantinati». Dallo scambio di idee nel palazzo di giustizia di Torino tra il procuratore Raffaele Guariniello e un ufficiale dei carabinieri dei Nas il numero delle accuse verso i responsabili ella Fondazione Stamina potrebbe anche essere ampliato fino ad arrivare all’ipotesi di omicidio colposo nel caso arrivassero segnalazioni legate al decesso di pazienti sottoposti alla terapia. Davide Vannoni si è fatto sentire per rispondere alle accuse: «Tutte le analisi ce le abbiamo e sappiamo cosa iniettiamo. Sono cellule staminali sicure. Ora la parola passerà ai pazienti che faranno vedere le loro analisi. Un decesso sospetto, per polmonite». Tutto è accaduto in un giorno, ieri.



LA CURA

La battaglia continua e si combatte su più fronti. Dai verbali, molti risalenti al 2012, emergono dettagli molto poco scientifici, i pazienti continuano ancora a chiedere la terapia, il ministro taglia corto parlano di una cura «pericolosa e scadente». E anche da Miami, dove Camillo Ricordi, direttore del Diabets research institute, aveva chiesto a Vannoni di dimostrare lì, Oltreoceano, il suo metodo si sfila dalle polemiche e dice che nello scambio di mail tra lui e i collaboratori della Fondazione Stamina ci deve essere stato un fraintendimento. «Il mio desiderio - parole di Ricordi - di contribuire con la verifica dal punto di vista della caratterizzazione era per aggiungere una valutazione indipendente di tali caratteristiche che sono alla base delle note discussioni. Ci è stato richiesto un ulteriore approfondimento che oggi potrebbe essere di grande interesse per tutti coloro che lavorano sulle staminali».



LA PICCOLA DI CHIETI

E’ stato un incontro privato tra il ministro Lorenzin e il padre della piccola Noemi di Chieti la bimba di 18 mesi malata di sma (atrofia muscolare spinale, ostacolo ai movimenti)per cui un giudice ha ordinato le cure con il metodo Vannoni. La bimba era stata anche ospitata da papa Francesco nella sua abitazione a Santa Marta. «Di questo incontro non sono pienamente soddisfatto - ha confessato Andrea Sciarretta - le ho ribadito più volte che, in primis, questa macchina del fango contro Stamina deve essere fermata perché ci rimettono i malati». Il ministro ha risposto che «non si tratta di un metodo di cura e che, per questo, non può essere permessa la somministrazione». Neppure come terapia compassionevole.



IL COMITATO

Perché «la produzione cellulare non ha utilizzato le regole di buona pratica di laboratorio». Secco il ministro Lorenzin: «Il metodo Stamina non esiste dal punto di vista scientifico, non abbiamo ancora le prove. Vediamo quando sarà provato o non provato. L’altro comitato aveva già dato il verdetto, vediamo che cosa farà il secondo».

Ancora nei verbali si parla di un possibile «effetto placebo delle infusioni effettuate presso di Spedali Civili di Brescia». Secondo i tecnici «esistono più aspetti psicologico-emotivi che terapeutici per l’enorme aspettativa dei familiari dei piccoli pazienti». Insiste Vannoni: «Verranno presentate le analisi e le valutazioni effettuate da 50 medici diversi che certificano i miglioramenti».
Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 15:21

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