Dallo smart working alla durata del Green pass, dal lockdown per i non vaccinati fino all'immunità di gregge. Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, in merito a provvedimenti operativamente efficaci per contenere la nuova curva dei contagi da Covid 19 ha dichiarato all'Adnkronos Salute: «Non sarebbe male un ritorno allo smart working nella Pubblica amministrazione fino a primavera».
«Green pass a 9 mesi buona mediazione»
«Una durata del Green pass a 9 mesi potrebbe essere la mediazione operativo-tecnica accettabile fra i 12 mesi, che ormai sono troppi, e i 6 mesi del dato scientifico, che indicano una riduzione dell'efficacia» della protezione conferita dal vaccino anti-Covid. Una durata del certificato «a 6 mesi potrebbe creare problemi organizzativi e gestionali», ragiona l'esperto, ricordando che il Green pass che si ottiene vaccinandosi «non è un aspetto scientifico nel senso stretto, ma è un qualcosa che dichiara l'avvenuta effettuazione» del vaccino, «una risposta protettiva che comunque permane nel tempo». Perché, ricorda il virologo, «la protezione del vaccino dura anche dopo il 6 mesi, non è che precipita e a 6 mesi e 2 giorni sei scoperto». Quindi, per agevolare la fattibilità «dal punto di vista anche ingolfativo dei sistemi dei richiami, 9 mesi - ribadisce - potrebbero essere la mediazione giusta».
«Restrizioni solo per non vaccinati non risolutive»
«Porre restrizioni solo per i non vaccinati» contro Covid-19, che rappresentano ormai meno del 10% della popolazione vaccinabile, «non è risolutivo. E qui è dura perché per ottenere dei buoni risultati lo sappiamo cosa si dovrebbe fare: provvedimenti restrittivi generalizzati. Tutto il resto è una mediazione». «Ai vaccinati puoi dare una libertà maggiore - riflette l'esperto - ma poi dovrebbero essere le persone stesse a centellinarsi i contatti». Dunque è sbagliato, come afferma Crisanti, insistere nella «caccia alle streghe ai non vaccinati»? «La vaccinazione a mio avviso è la parte più facile - risponde Pregliasco - perché gli altri provvedimenti non sono facilissimi, sono legati a restrizioni e complicazioni operative come per esempio estendere l'obbligo di Green pass anche ai treni regionali e alle metropolitane». «Ovviamente - chiarisce il medico - quanti più vaccinati ci sono meglio è, questo è certo». Ma «anche se riuscissimo a vaccinare tutti - avverte - il problema non sarebbe risolto» perché «ci sono le varianti. Ora abbiamo la Delta plus che comincia a dare qualche problema».
«Raggiungere 88% vaccinati per una sorta di immunità di gregge»
«Se vogliamo raggiungere una sorta di immunità di gregge» contro Covid-19, «pur sapendo che non ci si arriva, i dati ci indicano la necessità di raggiungere un 88% di vaccinati». Una percentuale ancora distante. «Siamo un po' sotto perché - evidenzia il virologo - abbiamo un 10% di bambini che non possono ad oggi vaccinarsi e un altro 10% di popolazione vaccinabile che non si è ancora vaccinata. Quindi questo valore ci allontana dall'obiettivo di questo modello matematico».