Smart working e Dad, come conciliarli? Cinque regole (in un mondo ideale)

Domenica 28 Marzo 2021
Smart working e Dad, come è possibile conciliarle? Ecco cinque consigli preziosi per sopravvivere

Smatphone, tablet e computer sono diventati per tutti i compagni di giornata. La pandemia ha costretto a casa milioni di italiani: da adulti a bambini, i termini comuni sono diventati smart working, didattica a distanza, video e conference call. I cittadini si sono trovati così obbligati, a causa delle restrizioni anti Covid-19, ad impare ad utilizzare apparecchi e sistemi di non facile pratica, e a complicare le cose c'è il fattore convivenza. Gestire lo smart working e le Dad dei figli in casa è sempre più difficile. Spazi ristretti, tempi comuni e tecnologia da dover conciliare. L'equilibrio comincia a vacillare, ma arrivano le regole da dover seguire per uscirne salvi.

Burnout genitoriale: lo studio

Uno studio condotto dal dipartimento delle Scienze Umane Riccardo Massa dell'Università di Milano-Bicocca ha rilevato che da quando c'è la didattica distanza, i genitori hanno dedicato in media 3 o 4 ore al giorno a supportare l'attività scolastica dei figli.

Si tratta quasi di un lavoro part-time. Ancora più impegnativo è per i genitori di bambini molto piccoli (tra i 3 e gli 8 anni) che incontrano difficoltà nell'utilizzo di strumenti tecnologici e necessitano l'aiuto dei loro genitori. Tutto ciò ha causato un eccessivo senso di carico di responsabilità chiamato "parental burnout inventory" o "burnout genitoriale" che nei genitori soprattutto si manifesta con depressione, esaurimento e distanziamento emotivo da parte del genitore nel confronti del figlio. Ma ecco la soluzione a tutto questo.

Ecco le regole per sopravvivere di Hunters Group

Le opzioni per rendere meno difficile la conciliazione smart working-dad? Hunters Group ha raccolto e selezionato 5 consigli da genitori manager alle prese con la didattica a distanza che potrebbero davvero fare la differenza nella vita di tutti i giorni di molte famiglie. Eccoli: 

Flexible working e conciliazione: riuscire a condividere con l'azienda la possibilità di svolgere orari di lavoro flessibili, che non tengano in considerazione la quantità di tempo lavorato ma gli obiettivi raggiunti, può agevolare una conciliazione con gli impegni che la dad richiede.

Iper organizzazione: la sera dedicarsi all'organizzazione delle postazioni per il giorno dopo con tutto il materiale, tablet, router wifi e materiale già pronto. 

Gioco di squadra tra i genitori e baby-sitter

Giocare di squadra tra genitori: nel caso in cui entrambi lavorino, è importante un'alternanza degna della parità dei sessi tanto citata.

Servizio di baby-sitting last minute: parte integrante di un buon welfare aziendale è l'accordo dell'azienda con agenzie di baby-sitting che si prendono cura dei bambini dei loro dipendenti, li seguono durante la giornata e li supportano nelle attività scolastiche (anche online). Questo servizio dà la possibilità ai genitori di poter lavorare in serenità e poi dedicare del tempo ai figli una volta che l'orario lavorativo si è concluso, proprio come accadeva prima dell'emergenza.

Noleggio di pc, tablet o smartphone: molti potrebbero non avere a disposizione strumenti per tutti i componenti della famiglia. Sono molte ormai le aziende nate per noleggiare device a breve termine, anche a partire da 1 giorno, proprio per sopperire a queste necessità. Più virtuosi ancora sono i casi aziendali che offrono in comodato pc o tablet a quei dipendenti che ne possano aver bisogno, a integrazione di un approccio di welfare diffuso.

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Impennata dei fatturati per il mercato dei portatili

Nel frattempo tra genitori e figli sull'orlo di una crisi di nervi l'unico a beneficiarne è, per ora, il mercato dei computer portatili, che trova un'impennata importante dei fatturati.  «Nel 2020, rispetto al 2019, il mercato dei portatili ha registrato un +100% sul fronte dei reseller e un +50% sul retail - spiega Massimo Merici, Business Development Manager di Asus - Quanto al 2021, la situazione a oggi è la stessa ma c'è più attenzione all'acquisto: con tutte le nuove piattaforme tra didattica a distanza e smart working, la scelta comincia ad essere più mirata, tanto che il prezzo medio di un notebook è di 700 euro».

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 21:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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