Smart working per fragili e chi ha figli under 14: il governo ha trovato i fondi. Le novità

Per i lavoratori che non rientreranno nella norma, serve l'accordo con l'azienda: comunicazioni semplificate

Martedì 30 Agosto 2022 di Mario Landi
Smart working, nuove regole dal 1° settembre

Tra le novità con cui tutti abbiamo imparato a convivere durante pandemia, lo smart working ha rappresentato, di certo, quella che più ha influito sul mondo del lavoro.

Tra due giorni però,  l'Italia dovrà dire addio all'utilizzo emergenziale di questa misura.

Cosa succede il 1° settembre? 

Da questa data tornerà di nuovo in vigore la disciplina del lavoro agile prevista dalla legge 81/2017. Questo vuol dire che l'azienda non potrà più decidere di attivare unilateralmente per i suoi lavoratori lo smart working. 

Cosa dovranno fare le aziende?

Dal 1° settembre per attivare lo smart working, sarà necessario per le aziende stipulare per iscritto un accordo individuale con i lavoratori interessati. All'interno dovranno essere indicate nel dettaglio le modalità con cui verrà svolto il lavoro fuori dalla sede fisica, con riferimento anche ai tempi di riposo, le fasce di reperibilità ( a garanzia del diritto alla disconnessione) e alla strumentazione tecnica di cui il dipedente dovrà disporre. L'accordo individuale verrà conservato fino a 5 anni dalla data di sottoscrizione da parte del datore.

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E se non è stato stipulato l'accordo individuale con i lavoratori?

In mancanza di accordo, per le aziende private, la prestazione del lavoro a distanza non potrà proseguire oltre il 31 agosto. Quindi le realtà che non abbiano stipulato accordi saranno chiamate, dopo questa data, a riportare tutti i lavoratori in presenza e, nel caso, procedere, con le integrazioni richieste. Per il pubblico, già dal 15 ottobre 2021 è scattato l'obbligo di accordi individuali. Restano validi quindi, gli accordi stipulati in base alla normativa vigente che siano state messe a punto durante la pandemia. 

Fino a quando ci si può adeguare? 

I nuovi accordi di lavoro agile o la proroga di precedenti accordi che si perfezionano a partire dal 1° settembre potranno essere comunicati dalle aziende entro il 1° novembre 2022.

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Il contratto collettivo sul lavoro agile puà sostitituire l'accordo?

No, i contratti collettivi aziendali sul lavoro agile non  possono sostituire gli accordi individuali. 

Quali lavoratori hanno priorità di accesso al lavoro agile? 

Sia nel settore pubblico che in quello privato la lista è lunga e include: lavoratori con figli fino ai 12 anni; lavoratori con figli disabili gravi senza limiti di età; lavoratori e lavoratrici disabili. E ancora: lavoratori caragivers e lavoratori che fruiscano di permessi per assistere un famigliare disabile.

Come tutelare i lavoratori fragili? 

la valutazione viene fatta dal datore di lavoro, consultando il medico competente. Nella salvaguardia della funzione svolta dal dipedentente e dall'efficienza dell'attività lavorativa stessa.

Come avviene la comunicazione dei lavoratori?

Dal 1° settembre i nominativi dei lavoratori che hanno sottoscritto l'accordo individuale di smart working andranno comunicati per via telematica ( attraverso il portale lavoro.gov.it a cui accedere con spid o carta d'identità elettronica) al Ministero. Insieme andrà inserito il modulo che riporta data di inizio e di cessazione del lavoro. Viene meno dunque l'obbligo di comunicazione per ciascun singolo dipendente.

Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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