Bratislava (Slovacchia) – E' ormai evidente che l'aria che Papa Francesco respira al di fuori di Santa Marta ha un effetto indubbiamente energizzante.
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Papa Francesco in viaggio, la strigliata ai nunzi
E' con loro che ha avviato un discorso a braccio per stigmatizzare certi comportamenti da parte di vescovi e nunzi a suo parere a volte poco attenti ai sacerdoti. Ha così ricordato un aneddoto curioso, pur lasciando nell'anonimato i protagonisti: «vi dico una cosa successa tempo fa, la lettera di un vescovo che parlava di un nunzio. Diceva: Noi siamo stati 400 anni sotto i turchi e abbiamo sofferto poi 50 anni sotto il comunismo e abbiamo sofferto ma i 7 anni con questo nunzio sono stati peggiori degli altri due'».
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Papa, risate dai presenti
Il Papa, che ha suscitato con queste parole le risate di molti dei presenti, ha poi chiosato: «Delle volte mi domando: quanta gente può dire lo stesso del vescovo o del parroco? Senza libertà, senza paternità la cosa non va. Ha poi delinato la sua idea di una Chiesa libera e accogliente. Infine non ha mancato di riservare una strigliata a tutti quei preti e vescovi che fanno omelie lunghe, noiose, ripetitive. Non dovrebbero essere superiori ai 10 minuti perchè già dopo 8 minuti l'attenzione degli interlocutori si disperde. «L'omelia - osserva - non è la predica di Quaresima, è il cuore dell'eucaristia». Da qui la richiesta di sintesi e di ispirarsi sempre dal testo biblico. Poi guardando le suore scherzando ha aggiunto: «Sono loro, le suore le vittime delle nostre prediche lunghe».
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