Roma, paura al tunnel del Traforo: piovono calcinacci dalla volta, è allarme

Sabato 1 Dicembre 2018 di Elena Panarella
Roma, paura al tunnel del Traforo: piovono calcinacci dalla volta, è allarme


Calcinacci e muffa. Ma anche rifiuti e manto stradale pericoloso. Destano preoccupazione le condizioni del Traforo Umberto I, principale via di accesso turistica a Piazza di Spagna, che, passando sotto i giardini del Quirinale, collega via Nazionale con via del Tritone.
 

 


A distanza di anni le sue condizioni sembrano essere peggiorate. Già dopo la ristrutturazione del 2007 venne chiuso al traffico e al transito dei pedoni per il distacco di pezzi di intonaco. E oggi, oltre a soffrire di vecchi e antichi mali, si sta ripetendo lo stesso fenomeno, tanto da allarmare i residenti. E da far arrivare il caso in Campidoglio. Delle sue criticità, infatti, si sono occupati Fratelli d'Italia e Pd, che hanno chiesto al sindaco di intervenire, a tutela della sicurezza pubblica. Il 5 novembre, il capogruppo di FdI in Campidoglio, Andrea de Priamo, ha presentato una un'interrogazione per far luce sulla questione, dopo aver ricevuto decine di segnalazioni da parte dei cittadini, sulla «caduta di calcinacci all'interno della galleria». «Nel tunnel sono presenti diverse criticità dai detriti al fondo sdrucciolevole che mettono in pericolo i mezzi in circolazione e i pedoni che lo percorrono lungo i marciapiedi - scrive De Priamo nel documento - Ai due ingressi del Traforo (via Milano e via del Traforo) stazionano quotidianamente bus turistici che ostacolano la visibilità sia ai mezzi in transito che ai passanti, rendendo la circolazione pericolosissima».

I PERICOLI
A tutto questo si aggiungono «un accumulo di rifiuti e bottiglie abbandonate che non vengono mai prontamente portate via». Fino ad oggi a questa interrogazione non è seguita nessuna risposta e gli Sos lanciati dai residenti sembrano essere caduti nel vuoto. «Bisogna intervenire immediatamente con un sopralluogo tecnico - sottolinea De Priamo - Bisogna capire prima di tutto se la caduta di calcinacci è dovuta alla mancanza di una manutenzione ordinaria o se ci sono criticità strutturali». E pensare che il Traforo Umberto I, fu previsto nel Piano Regolatore di Roma del 1883 e i lavori per la sua realizzazione iniziarono nel 1900, terminando con la sua inaugurazione il 20 ottobre 1902. La parte centrale del Traforo, alta 2 metri e mezzo e lunga 2,25, fu sfondata dopo sei mesi dal primo colpo di piccone e, caduto il diaframma, il 15 gennaio 1901 gli operai, che avanzavano da parti opposte, s'incontrarono. Oggi, a distanza di 116 anni, è proprio il caso di dire che cade a pezzi. «C'è un'insicurezza totale per i pedoni che lo percorrono», dice Giorgio Carra, esponente locale del Pd. «A pochi anni dagli importanti e costosi lavori di restauro il Traforo cade letteralmente a pezzi - aggiunge - chiazze di umidità e pezzi che si staccano in testa ai passanti. Quale è il reale stato di sicurezza del Traforo Umberto I? È questa la manutenzione che merita la Capitale d'Italia?».

 

Ultimo aggiornamento: 17:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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