Arrivi a Roma, stop della Regione a chi ha sintomi da virus e febbre. Falle a Tiburtina e Ostiense

Mercoledì 3 Giugno 2020 di Alessia Marani
Arrivi a Roma, stop della Regione a chi ha sintomi e febbre. Falle a Tiburtina e Ostiense

L'ordinanza della Regione Lazio firmata dal governatore Zingaretti è chiara: chi da oggi arriva nelle stazioni dove transitano treni ad alta velocità e intercity verrà comunque sottoposto alla misurazione della febbre con il termoscanner. Così per chi sbarca a Civitavecchia e negli scali aerei interregionali. La rilevazione, dunque, non avverrà esclusivamente alla partenza come prescritto dalle nuove linee guida emanate ieri dal Ministero dei Trasporti, ma anche all'arrivo. E non sarà a campione, ma riguarderà ogni singolo viaggiatore. L'assessorato alla Sanità ha specificato inoltre, con un protocollo, che cosa si dovrà fare nel caso di sospetti viaggiatori affetti da coronavirus arrivati via treno. Chi avrà la febbre da Termini verrà indirizzato per il test molecolare ed eventuale successivo tampone al drive-in del San Giovanni; chi in arrivo da Tiburtina andrà alla postazione della Asl Roma 2 in via Nicolò Forteguerri; infine chi transiterà per la stazione Ostiense si recherà al Forlanini. Più in generale «il passeggero residente fuori dal Lazio che, allo sbarco ha più di 37,5° contatta il numero 800.118.800 che, all'occorrenza, attiva il Sisp di competenza territoriale» per la presa in carico, l'eventuale isolamento e l'effettuazione del test molecolare, anche attraverso l'accesso drive in, si legge nell'ordinanza. Fino all'esito del test rimarrà in isolamento presso il proprio domicilio.

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IL DIVIETO
Viene stabilito, inoltre, formale divieto per i «soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre» di spostarsi «in ingresso e sul territorio della regione», nel caso non fosse chiaro il dettato del dpcm anti-Covid per cui chi ha la febbre deve restare a casa. D'Amato teme che con la riapertura «non scaglionata» anche delle regioni del Nord più contagiate, il Covid possa tornare a fare capolino nella Capitale e dintorni sfuggendo ai radar della rete sanitaria territoriale, per questo ha spinto per un doppio controllo. Il rischio, però, è che all'appuntamento di oggi i gestori si facciano trovare impreparati anche perchè le direttive sono arrivate in corsa. Il Mit ha attivato la Protezione civile nazionale a supporto di Fs nella gestione dell'avvio della Fase 3 fino al 15 giugno. Il doppio controllo, dunque, almeno in questi primi giorni potrebbe non sortire gli effetti sperati, anche perché oggi, a quanto pare, i termoscanner nelle stazioni saranno attivi solo a Termini dove già avevano operato in Fase 1 del lockdown fino al 4 maggio. A ieri non era ancora definita la copertura di Tiburtina, dove pure arrivano ogni giorno una trentina di treni sull'asse Milano-Roma, e anche di Ostiense che accoglie soprattutto i convogli provenienti dalla Liguria e dal Piemonte. Ci sono problemi organizzativi e logistici da risolvere: chi porterà i viaggiatori al drive-in e dove saranno sistemati per trascorrere la eventuale quarantena? Durante la Fase 1, per esempio, a Termini, Fs dopo avere acquistato gli apparecchi aveva attivato con la Protezione civile, la Cri e la collaborazione dell'Ordine dei Medici di Roma un presidio medico con un dottore presente dalle 5 del mattino alla mezzanotte, smantellato il 4 maggio. Ma visto l'afflusso maggiore di viaggiatori che non avranno più bisogno di un'autocertificazione per muoversi, ora, il personale andrà rafforzato. «I segnali che arrivano anche da altre regioni non sono incoraggianti - dice Antonio Magi, presidente Omceo - con le persone circolerà anche il Covid».

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Non basta. Chi vuole sfuggire a qualsiasi verifica potrebbe spostarsi utilizzando stazioni minori o muoversi in un coast to coast su imbarcazioni da diporto. La preoccupazione più grande, però, è quella per gli asintomatici che continueranno a sfuggire a ogni controllo. Le falle, insomma, potrebbero essere parecchie. Se negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, Adr sta misurando ormai di default la temperatura a tutti i passeggeri e se nelle principali stazioni ferroviarie il sistema comincerà a girare a pieno ritmo nei prossimi giorni, resta l'incognita di tutti coloro che si sposteranno da regione a regione con mezzi propri. Fra l'altro la paura di essere contagiati sta inducendo la maggior parte degli italiani a muoversi in auto piuttosto che su mezzi di trasporto condivisi con estranei.
 

Ultimo aggiornamento: 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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