Tensioni e scontri tra gli anarchici e la polizia ieri sera a Trastevere.
Investito da un pullman a piazza Re di Roma, morto un ragazzo di 23 anni mentre attraversava
Traffico bloccato e deviazioni sul lungotevere con gravi ripercussioni sulla circolazione, poi lentamente nel cuore della movida affollato dai giovani. I manifestanti, all’inizio erano circa 150, poi ridotti a una sessantina in piazza Trilussa, sono defluiti alla spicciolata.
Ieri a dare man forte ai gruppi locali che volevano raggiungere il carcere di Regina Coeli, sarebbero arrivati anarchici da altre parti di Italia, dal Nord e dai confini umbri. Molti anche i volti legati agli ambienti studenteschi romani, delle scuole superiori, visti in questi giorni insieme alla galassia anarco-insurrezionalista. Non a caso sarebbero comparse anche scritte contro il 41 bis all’interno del liceo Virgilio.
LA RABBIA
Ieri, prima dalla fine da via del Moro un gruppo si è staccato e ha iniziato a tirare oggetti sedie e fumogeni contro le forze dell’ordine. Poi in serata nuovi scontri con altre cariche di alleggerimento da parte del Reparto mobili in via della Scala e nei pressi della chiesa di Santa Maria in Trastevere. Clima incandescente anche in via Garibaldi, con diversi anarchici asserragliati in un garage in via dei Panieri. «Non è possibile che pochi anarchici tengano in scacco la Capitale da mesi - afferma Andrea Cecchini, di Italia Celere - è ora di fermare e usare il pugno duro con chi manda in ospedale i servitori dello Stato».
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