Tensioni e scontri tra gli anarchici e la polizia ieri sera a Trastevere. La scintilla era nell’aria. Per tutta la settimana il Questore aveva predisposto un cordone di sicurezza attorno a tutti i luoghi sensibili dove gli anarchici hanno dato vita a manifestazioni estemporanee: Quirinale, largo Arenula davanti al ministero della Giustizia, piazza Cavour ai piedi del palazzo della Cassazione. E anche nel rione trasteverino imponente era il cordone della security dove ieri sera gli anarchici effettivamente si sono radunati e hanno tentato ancora una volta di muoversi in un corteo non autorizzato. Sono stati fermati dalla polizia. Gli anarchici che chiedevano la liberazione di Alfredo Cospito al centesimo giorno di sciopero della fame e al 41 bis nel carcere di Sassari, volevano lasciare la piazza. Hanno cominciato a lanciare bottiglie, oggetti e fumogeni contro le forze dell’ordine e i blindati che hanno impedito loro di trasformare l’iniziativa in corteo. Alcuni hanno tentato di forzare il cordone ma sono stati respinti più volte dagli agenti in assetto antisommossa. Un poliziotto della Digos in borghese è stato colpito e ferito alla testa. Non è grave, è stato medicato all’ospedale Santo Spirito. Danneggiate anche due vetture dei carabinieri a cui i manifestanti hanno forato un pneumatico e scagliato un sampietrino rompendo un finestrino. Un anarchico, al termine dei tafferugli, è stato fermato dalla Digos e portato negli uffici della Questura.
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Traffico bloccato e deviazioni sul lungotevere con gravi ripercussioni sulla circolazione, poi lentamente nel cuore della movida affollato dai giovani. I manifestanti, all’inizio erano circa 150, poi ridotti a una sessantina in piazza Trilussa, sono defluiti alla spicciolata.
Ieri a dare man forte ai gruppi locali che volevano raggiungere il carcere di Regina Coeli, sarebbero arrivati anarchici da altre parti di Italia, dal Nord e dai confini umbri. Molti anche i volti legati agli ambienti studenteschi romani, delle scuole superiori, visti in questi giorni insieme alla galassia anarco-insurrezionalista. Non a caso sarebbero comparse anche scritte contro il 41 bis all’interno del liceo Virgilio.
LA RABBIA
Ieri, prima dalla fine da via del Moro un gruppo si è staccato e ha iniziato a tirare oggetti sedie e fumogeni contro le forze dell’ordine. Poi in serata nuovi scontri con altre cariche di alleggerimento da parte del Reparto mobili in via della Scala e nei pressi della chiesa di Santa Maria in Trastevere. Clima incandescente anche in via Garibaldi, con diversi anarchici asserragliati in un garage in via dei Panieri. «Non è possibile che pochi anarchici tengano in scacco la Capitale da mesi - afferma Andrea Cecchini, di Italia Celere - è ora di fermare e usare il pugno duro con chi manda in ospedale i servitori dello Stato».
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