Omicron: donne, conviventi e attività sessuale. Ecco chi risponde meglio al vaccino e perché

La ricerca promossa dalla Sapienza e dal Policlinico Umberto I di Roma

Venerdì 8 Luglio 2022
Omicron: donne, conviventi e attività sessuale. Ecco chi risponde meglio al vaccino
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I single, il sesso, le donne. Non solo le malattie pregresse, ma anche l'età, lo stato civile e gli stili di vita influiscono sulla risposta immunitaria che si acquisisce dopo la vaccinazione anti Covid-19. A dirlo è una ricerca italiana, promossa dalla Sapienza e dal Policlinico Umberto I di Roma e pubblicata su Journal of Personalized Medicine. Lo studio ha preso in esame 2.065 operatori sanitari del Policlinico Umberto I a cui era stato somministrato il vaccino anti Covid-19 a mRNA di Pfizer BioNTech.

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Il campione è stato sottoposto a due prelievi di sangue, dopo 1 mese e dopo 5 mesi dalla seconda vaccinazione. Dai risultati è emerso che dopo un mese dalla vaccinazione i soggetti con una pregressa infezione da Covid-19 e quelli più giovani avevano livelli di anticorpi più alti. Al contrario, le malattie autoimmuni, le patologie polmonari croniche e il tabagismo erano correlati a livelli più bassi. A distanza di 5 mesi dalla vaccinazione si è osservata una diminuzione mediana del 72% del livello anticorpale, che però è meno evidente nelle donne e nei soggetti con infezione pregressa. Invece nei fumatori, negli ipertesi e nei meno giovani è stato riscontrato un crollo di circa l'82% dei livelli di anticorpi anti-Spike.

I ricercatori hanno inoltre rivelato un mantenimento maggiore della risposta anticorpale nei soggetti single o conviventi rispetto ai soggetti sposati, divorziati o vedovi, «anche se questa associazione potrebbe essere dovuta ad altre variabili cliniche inesplorate, come lo stile alimentare e l'indice di massa corporea», sottolineano i ricercatori.

I RISULTATI - Dai risultati è emerso che, dopo un mese dalla vaccinazione, i soggetti con una pregressa infezione da Covid-19 e quelli più giovani hanno livelli di anticorpi più alti rispetto agli altri. Al contrario, le malattie autoimmuni, le patologie polmonari croniche e il tabagismo sono correlati ai più bassi livelli di risposta anticorpale. Dopo 5 mesi dalla vaccinazione si è osservata una diminuzione mediana del 72% del livello anticorpale, che però è meno evidente nelle donne e nei soggetti con infezione pregressa. Invece nei fumatori, negli ipertesi e nei meno giovani è stato riscontrato un crollo drammatico di circa l'82% dei livelli di anticorpi anti-Spike. È inoltre emerso un mantenimento maggiore della risposta anticorpale nei single o conviventi rispetto ai soggetti sposati, divorziati o vedovi, anche se questa associazione potrebbe essere dovuta ad altre variabili cliniche inesplorate, come lo stile alimentare e l'indice di massa corporea.

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«Lo studio - commenta la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, tra gli autori della ricerca - mette in rilievo come il perseguimento della salute, anche di fronte a situazioni pandemiche, sottenda a un più generale principio di benessere sociale. I fattori legati agli stili di vita, infatti, hanno un ruolo rilevante nella risposta immunitaria. La prima cura è quindi l'innalzamento della cultura sanitaria e degli standard qualitativi di vita». «Gli esiti di questo lavoro, che ancora una volta sottolineano l'importanza degli stili di vita - dichiara Fabrizio d'Alba, direttore generale del Policlinico Umberto I - ci rendono sempre confidenti della validità del percorso intrapreso da Sapienza e Umberto I. Un percorso comune in un'ottica di scambio sinergico che renderà più forte la nostra comunità scientifica». «Lo studio - spiega Domenico Alvaro, preside della Facoltà di Medicina e odontoiatria - è una dimostrazione di come azienda ed ateneo siano in assoluta sintonia anche nella ricerca, e in particolare in settori così rilevanti per la salute pubblica. Inoltre, la ampia partecipazione del personale sanitario dimostra il senso di responsabilità per raggiungere dei risultati che, anche nei confronti di Covid-19, rappresentano un ulteriore stimolo a perseguire sani stili di vita».

Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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