LE RIFORME

Meloni a Schlein: «Riforma non per noi, ma per prossima legislatura». Il Pd: «No elezione diretta premier e capo dello Stato». Conte, sì alla Bicamerale

La premier vedrà tra gli altri anche Giuseppe Conte​ e Elly Schlein. «Voglio fare una riforma ampiamente condivisa, perché ne ho avuto il mandato dagli italiani»

Martedì 9 Maggio 2023

Meloni: irrinunciabili stabilità e rispetto del voto

«Tra gli obiettivi del programma c'è quella di riformare le istituzioni della Repubblica per garantire due obiettivi irrinunciabili: la stabilità dei governi e delle legislature e il rispetto del voto dei cittadini nelle urne». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine degli incontri con le opposizioni sulle riforme.

Meloni: vedo convergenza sul fatto che instabilità è un problema

«Sicuramente il nostro obiettivo è portare a casa questa riforma, bisogna cercare di capire qual è la convergenza. Mi pare di capire che c'è una convergenza sulla considerazione che l'instabilità è un problema». Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante l'incontro con la delegazione del Pd guidata dalla segretaria Elly Schlein.

Meloni a Schlein: riforma non per noi, per prossima legislatura

«Ho sentito dire in questa interlocuzione "voi volete rafforzare il governo ma avete già la maggioranza", guardate questa non è una riforma che stiamo facendo per noi stessi: se dovesse andare bene, se dovesse andare in porto, se dovesse superare le sue articolate fasi, passare il referendum, per entrare forse in vigore nella prossima legislatura. Forse». Così, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Elly Schlein nel corso dell'incontro con la delegazione del Pd sulle riforme.

Schlein: «Cambiare legge elettorale e ragioniamo su sfiducia costruttiva»

A Giorgia Meloni «porteremo alcune nostre proposte che tengono insieme un rafforzamento della stabilità ma anche della rappresentanza.

Per prima cosa dobbiamo cambiare questa legge elettorale, basta con i listini bloccati, e poi si può ragionare della sfiducia costruttiva e si possono rafforzare gli istituti referendari e le leggi di iniziativa popolare». Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, al Tg3.

Schlein: «Andiamo ad ascoltare quello che hanno da dirci e faremo le nostre proposte»

«Andiamo ad ascoltare quello che hanno da dirci e faremo le nostre proposte». Così la segretaria del Pd Elly Schlein entrando a Montecitorio per il confronto sulle riforme con il governo assieme alla delegazione del suo partito.

Magi: governo va avanti ma non si sa bene su cosa

«Incontro stupefacente. Abbiamo capito che il governo vuole andare avanti, però non hanno saputo spiegare su cosa vogliono andare avanti. Sembra di capire un'elezione diretta ma non si capisce bene di chi. La presidente ha voluto ascoltare la posizione di +Europa sulla questione delle riforme, ma sottolineando molto e con forza che c'è questo mandato ricevuto dagli italiani per fare una forma presidenziale non meglio definita». Lo ha dichiarato il segretario di Più Europa Riccardo Magi fuori da Palazzo Montecitorio dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni sulle riforme.

Meloni: «Sì al dialogo purché non ci siano intenti dilatori»

«Il famoso 'tutto cambia perché nulla cambì non è accettabile, ma se ci sono strumenti che ci consentano di fare in tempi ragionevoli ciò che dobbiamo ci possiamo confrontare. Fermo restando che la sede propria esiste già, è il Parlamento, è la Commissione affari costituzionali, che questo lavoro fa e ha sempre fatto». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso dell'incontro con la delegazione M5S a proposito della proposta di una commissione ad hoc per le riforme. Sarà valutata, «credo si possa dialogare su tutto purché non ci siano intenti dilatori», ha ribadito la premier.

Calenda: «Non faremo nessun Aventino»

«Non faremo nessun Aventino, sarebbe illogico e incoerente». Lo ha detto Carlo Calenda sulle riforme.

Boschi: «Non faremo a Meloni quello che lei ha fatto nel 2016 a noi»

«Noi ora che siamo all'opposizione non faremo alla Meloni, che è al governo, quello che lei da leader di Fdi ha fatto nel 2016 a noi» che eravamo al governo. «Non c'è una posizione pregiudiziale, ma di ascolto e di dialogo per il bene del Paese». Così Maria Elena Boschi di Iv al termine dell'incontro della delegazione Azione-Iv con la premier Giorgia Meloni.

Calenda: non toccare funzione Presidente della Repubblica

«Abbiamo definito il perimetro d'intervento: per noi c'è una linea rossa assoluta che è la figura di garanzia di unità nazionale del presidente della Repubblica, l'unica istituzione che garantisce l'unità, toccarla sarebbe un errore grave. Siamo favorevoli all'indicazione del presidente del Consiglio sul modello del sindaco d'Italia». Lo afferma il leader di Azione, Carlo Calenda, dopo il confronto con il governo sulle riforme.

Meloni: «Valuteremo anche la proposta sulla legge ad hoc relativa alla procedura delle riforme»

«Valuteremo anche la proposta che avete fatto sulla legge ad hoc relativa alla procedura delle riforme. Credo si possa dialogare su tutto purché non ci siano intenti dilatori». Così la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, parlando dell'istituzione parlamentare ad hoc nel corso dell'incontro con la delegazione M5s.

Calenda: «Una collaborazione possibile per noi c'è»

«Siamo disponibili a collaborare per l'ovvia ragione che anche noi condividiamo l'esigenza di avere maggiore stabilità dei governi e l'esigenza di avere una maggiore efficienza dell'apparato complessivo. Una collaborazione possibile per noi c'è». Lo ha detto alla Camera il leader di Azione, Carlo Calenda, dopo l'incontro del Terzo polo con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

Consultazioni riprendono con Azione-Italia viva

Breve pausa pranzo delle consultazioni sulle riforme, in corso a Montecitorio con la premier Giorgia Meloni e alcuni ministri. Dopo il confronto con il M5s e il gruppo delle Autononie, alle 15.15 si riprenderà con la delegazione di Azione-Italia viva che dovrebbe essere formata da Carlo Calenda, Matteo Richetti, Raffaella Paita e Maria Elena Boschi.

Verso Cdm giovedì alle 11

Dovrebbe tenersi giovedì alle 11, secondo quanto si apprende, una riunione del Consiglio dei ministri.

Conte: «Non c'è condivisione con il governo»

«Il tema è che almeno da questo primo incontro non è arrivata una condivisione: siamo per soluziooni sensate e anche a un rafforzamento dei poteri del premier ma in un quadro equilibrato, che non mortifichi il modello parlamentare che è molto utile per l'inclusività e favorisce la soluzione dei conflitti. E ci sta molto a cuore la funzione del Presidente della Repubblica che è di garanzia e serve alla coesione nazionale, ha un ruolo chiave». Lo afferma il leader del M5s, Giuseppe Conte, al termine del confronto con il governo sulle riforme.

 

 

Conte: «Disponibili a una commissione ad hoc»

«Siamo disponibili per quanto riguarda il metodo al dialogo in una commissione parlamentare costituita ad hoc, raccomandiamo questo percorso». Lo ha detto alla Camera il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dopo l'incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

Meloni elenca gli scenari sulle riforme

«Quali sono gli scenari possibili? Ovviamente gli scenari possibili principali di cornice sono tre». Lo afferma la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, nel corso dell'incontro con la delegazione M5s sulle riforme. «Il sistema presidenziale - prosegue - che voi conoscete, presidenzialismo in senso stretto con elezione diretta del Presidente della Repubblica, che è anche Capo del Governo, il semipresidenzialismo sul modello francese, quindi elezione diretta del Presidente della Repubblica che nomina un Capo del Governo, oppure c'è l'opzione dell'elezione diretta del Presidente del Consiglio che in questo caso mantiene in capo al Parlamento l'elezione del Presidente della Repubblica, che mantiene il suo ruolo di personalità super-partes e di contrappeso. Queste sono le strade principali».

Conte: «Condivisa la diagnosi ma non la soluzione»

«Abbiamo condiviso una diangosi su alcune criticità, riconossciamo queste criticità a partire dal problema dell'instabilità degli esecutivi, è un probelma che dovremo risolvere come quella garantire al parlamento, ma non è emersa una condivisione». Lo ha detto alla Camera il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dopo l'incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

Meloni: «L'instabilità non consente visione di lungo periodo»

«L'instabilità non consente di avere una visione di lungo periodo, che è fondamentale per una strategia, soprattutto nel mondo globalizzato, ed è fondamentale per concentrare risorse sugli investimenti utili a quella strategia, cosa che una politica che ha poco tempo non può fare». Così, secondo quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni nel corso dell'incontro con il M5s sulle riforme. «Questa è la ragione per la quale dobbiamo mettere le mani alle riforme istituzionali, lo dico anche rispetto a quanti dicono che questa non è una priorità: credo che invece questa sia la più potente riforma economica che possiamo realizzare.

M5S contrario a elezione diretta di presidente della Repubblica o presidente del consiglio

No del M5s all'elezione diretta di presidente della Repubblica o presidente del consiglio. È questa la posizione che avrebbe espresso il leader pentastellato Giuseppe Conte, nel corso dell'incontro alla Camera sulle riforme.

Meloni a Conte: «Cerchiamo dialogo ampio»

«Grazie per aver accettato questo invito. Il governo, come voi sapete, ha da sempre nel proprio programma l'idea che per mandato dovrà lavorare a una riforma istituzionale, sulla quale però credo sia importante a monte cercare un dialogo più ampio possibile con le forze parlamentari». Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso del primo incontro con le opposizioni sulle riforme, quello con il Movimento 5 Stelle.

Il programma delle consultazioni

I primi ad essere ricevuti sono i 5 Stelle, dalle 12:30 alle 14:00. Dalle 14:00 alle 14:45 sarà la volta del gruppo per le Autonomie e Componente Minoranze Linguistiche; alle 15:15, per un'ora, il turno di Azione - Italia Viva - Renew Europe mentre per mezz'ora, dalle 16:15 alle 16:45 verrà ricevuta la Componente +Europa. Dalle 17:30 alle 18:30 toccherà quindi al gruppo Alleanza Verdi e Sinistra. Il giro di consultazioni con le opposizioni terminerà alle 18.30 (fino alle 19.45) con la delegazione del Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista.

Conte e delegazione M5S alla Camera

Al via, nella biblioteca del presidente a Montecitorio, le consultazioni sulle riforme tra il governo e le opposizioni. Si inizia con i Cinque Stelle, la cui delegazione è formata dal leader Giuseppe Conte, i capigruppi Stefano Patuanelli, Francesco Silvestri. Per il governo, presenti la premier Giorgia Meloni, i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il ministro per le Riforme Elisabetta Casellati, quello per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, i sottosegretari alla Presidenza Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, e il costituzionalista Francesco Saverio Marini. La sala della Regina, l'unica alla quale è consentito l'accesso ai giornalisti, è stata allestita per la stampa con un palco per le dichiarazioni dopo i colloqui.

Meloni è arrivata alla Camera

Il premier Gorgia Meloni è arrivata a Montecitorio per avviare le 'consultazionì con le opposizioni sulle riforme costituzionali. Gli incontri si terranno nella cosiddetta Biblioteca del presidente.

Meloni: «Auspico concretezza dalle opposizioni sulle riforme»

«Mi auspico concretezza perché sul dialogo e sulla normalità del dibattito democratico credo che non ci debbano essere dubbi tra noi. Le istituzioni su questo devono fare il buon esempio». A dirlo è la premier Giorgia Meloni a margine della cerimonia per le vittime del terrorismo al Quirinale rispondendo ai giornalisti che le chiedono un commento in vista dell'incontro alla Camera con le opposizioni sulle riforme. Meloni dice che non ci sono già testi scritti, vuole ascoltare ma invita l'opposizione a non avere posizioni pregiudiziali. «Cerco convergenze, bene se si arriva a scelte condivise, ma ho degli obiettivi da raggiungere».

Salvini: «Ascolto e confronto, ma poi andiamo avanti»

«Stiamo lavorando perché il Paese sia stabile, oggi si comincia una giusta operazione di ascolto perché le riforme della Costituzione non possono avvenire a colpi di maggioranza. L'importante è che al tavolo si sieda gente che abbia voglia di confrontarsi. Se non ci sarà questa volontà, mi sembra ragionevole andare avanti comunque». Lo ha detto Matteo Salvini ai microfoni di 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus.

Renzi: «Io dico alla Meloni, noi sul premierato ci stiamo»

«Io dico alla Meloni: vai avanti, noi sul premierato ci stiamo anche se non ci stanno gli altri e saremo corretti con voi a differenza di quanto fece la destra con le nostre riforme». Lo assicura in una intervista a 'La Stampa, Matteo Renzi, leader di Iv.

 

 

Meloni: «Ascolteremo ogni proposta o critica»

«Oggi una giornata di confronto con le opposizioni alla Camera dei deputati, nella Biblioteca del Presidente. Il Governo dialogherà con i rappresentanti dei partiti sulle riforme istituzionali necessarie all'Italia. Intendiamo ascoltare attentamente ogni proposta o critica, nel corso di quello che consideriamo un confronto importante per la nostra democrazia e per approvare misure improrogabili per il bene dei cittadini e della Nazione». Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.

 

 

Giorgia Meloni incontra oggi le opposizioni sul tema delle riforme. La premier vedrà tra gli altri anche Giuseppe Conte e Elly Schlein. «Voglio fare una riforma ampiamente condivisa, perché ne ho avuto il mandato dagli italiani», ha detto ieri la leader di Fdi ad Ancona.

Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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