Ridracoli, la gigantesca diga tracima: è pieno l'invaso anti siccità. L'imperatore delle acque. Lo spettacolo dell'acqua che precipita Video

In sicurezza i prossimi mesi in Romagna: la stagione turistica in Riviera non patirà carenze idriche. La storia di Giorgio Zanniboni

Sabato 4 Marzo 2023
Ridracoli, la gigantesca diga tracima: è pieno l'invaso anti siccità con 33 milioni di metri cubi di acqua potabile

Il lago artificiale creato dalla diga di Ridracoli (Forlì) è pieno fino all'orlo e allora via alla tracimazione controllata che non avveniva da due anni. Uno spettacolo maestoso: ogni ora 5.220 metri cubi di acqua potabile precipitano per 100 metri seguendo l'arco della diga e alimentando il Bidente. A monte restano accumulati 33 milioni di metri d'acqua che permetteranno a gran parte della Romagna, compresa la Riviera che in estate decuplica gli abitanti, di attraversare l'estate senza dover attingere ai pozzi rallentando così l'impoverimento delle falde. La diga, che appare anche nel videoclip di Come vorrei di Vasco Rossi, è stata inaugurata nel 1988, è alta 103 metri ed è composta da un'arco che nella parte superiore è lungo 432 metri, la base è larga 36 metri e per custruirla sono stati usati  600mila metri cubi di calcestruzzo.

La spesa fu di 570 miliardi di lire e la rete di condutture che collegherà l'invaso supera i 250 chilometri.

La storia travagliata della diga e l'imperatore delle acque

Negli anni la diga di Ridracoli è diventata un formidabile rimedio per la siccità crescente e fa effetto ricordarne la travagliata storia così in contrasto con la situazione attuale che richiede e che richiederà sempre più invasi artificiali per conservare il tesoro dell'acqua piovana.  Alle fine degli anni Settanta il progetto dello sbarramento e dell'invaso venne avversato da molte parti della stessa Romagna creando spaccature profonde anche nel Pci che governava graniticamente la regione. Non era solo il ricordo, non così remoto (1963), dell'immane tragedia del Vajont, a remare contro e non erano nemmeno i primi movimenti ambientalisti, che pure protestavano, a raffreddare il consenso. Era proprio che la diga era vista, nella migliore delle ipotesi, come una struttura fuoriscala perché la si pensava riservata a soddisfare solo le esigenze della provincia di Forlì. E' allora che emerge la figura di Giorgio Zanniboni, comunista sindaco di Forlì dal 1979 al 1990, che, insieme al predecessore Angelo Satanassi, lottò contro tutto e contro tutti per avviare il cantiere.

Anni in cui l'emergenza climatica non era certo all'ordine del giorno, anche se i contadini romagnoli, guardacaso, appena avevano qualche lira costruivano invasi fra i campi perché anche il canale emiliano-romagnolo, allestito nella sua ultima versione a partire dagli anni Cinquanta, non forniva sufficienti garanzie. Zanniboni, per le sue battaglie, venne definito l'imperatore delle acque: la sua definitiva incoronazione il 4 aprile 1988, quando il presidente del Senato, Giovanni Spadolini, schiacciò il bottone che avviava il funzionamento dell'impianto che concorre anche alla produzione di energia elettrica e che è diventato un'attrazione turistica con escursionisti che arrivano da tutt'Europa. Nel 2011 la morte di Zanniboni, quando si era finalmente capita l'importanza di quella grande opera.

 

La Riviera romagnola in sicurezza

«La stagione estiva per la Riviera romagnola è in salvo dal punto di vista idrico». A dirlo all'Ansa è Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque, società che gestisce le fonti romagnole, commentando la tracimazione della diga di Ridracoli (Forlì-Cesena). In sopralluogo alla principale infrastruttura idrica del territorio, Bernabè spiega che «il fatto che il bacino sia al colmo è un'ottima notizia dal punto di vista del fabbisogno idrico della Romagna per gli usi potabili, in particolare per i comuni costieri, perché in estate aumenta la domanda d'acqua per usi turistici».

A giocare un ruolo chiave sono state le recenti perturbazioni. Il numero magico per Ridracoli è 33, sono i milioni di metri cubi che contiene il lago artificiale dell'Appennino romagnolo oltre il quale avviene la spettacolare tracimazione che richiama ogni volta curiosi ed escursionisti, dato che il piano di calpestio della diga rientra nei sentieri Cai del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, che è patrimonio Unesco. Il raro evento «ci garantisce sicurezza in un momento in cui il Po è in grande sofferenza e che incide sulla capacità di irrigare i campi. L'Emilia-Romagna, infatti, è l'ultima regione a valle della Pianura Padana. Sulle Alpi, in Lombardia e Piemonte, ha nevicato il 50% in meno del solito. I dati sono peggiori persino del 2022», rileva il presidente.

Ora «il costiero ha una situazione positiva, perché la diga è piena. Questo ci permette di non attingere ai pozzi e di farli ricaricare». Ridracoli da sola «soddisfa il 50-60% del fabbisogno idrico della Romagna». Ma «la frequenza delle siccità è sempre più ravvicinata».

Le ultime crisi sono quelle del 2002, 2007, 2011, 2012, 2017, 2022 e 2023. «Queste problematiche stanno diventando strutturali», sottolinea Bernabè, che chiede «contromisure». Oltre a «sprecare meno acqua e riusarla per irrigare», è indispensabile «accumularla». Ma «l'Italia trattiene solo l'11% dell'acqua piovana».

La storia della diga

La diga di Ridracoli sbarra il fiume Bidente e il rio Celluzze: dalla fine degli anni ’80 fornisce acqua ad oltre un milione di abitanti della Riviera Romagnola e della pianura delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Il lago  ricade sui comuni di Bagno di Romagna e Santa Sofia, sull’Appennino Romagnolo (provincia di Forlì-Cesena) ad un altezza di 557 metri sul livello del mare. Negli anni è diventato un'attrazione turistica per la bellezza dell'ambiente. L’invaso, realizzato tra il 1974 e il 1982, si allunga per quasi 5 chilometri  verso l’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, luogo che ospita moltissimi animali compresi daini e caprioli avvistabili lungo la strada per arrivare al lago o durante i tour in battello elettrico sul lago.


 

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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