Natale, quali regole per cenoni e pranzi? Dal ricambio d'aria alla cena (seduti), tutte le regole

Mercoledì 9 Dicembre 2020 di Raffaele Alliegro
Natale, quali regole per cenoni e pranzi? Dal ricambio d'aria al tampone, tutte le regole
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Pochi commensali. Rigido distanziamento. Ricambio d'aria. Eventualmente, un tampone veloce nelle ore immediatamente precedenti. «E molta prudenza unita al buonsenso, perché il virus non ammette distrazioni» dice Roberto Cauda, professore ordinario di Malattie Infettive al Policlinico Gemelli. Sono queste le regole dei virologi per vivere in sicurezza la cena e il pranzo di Natale, nonostante il Covid: precauzioni semplici da seguire con attenzione, in un incontro riservato ai conviventi.

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Spiega il professor Cauda: «Quando parliamo della necessità di limitare i commensali dobbiamo capire che non c'è un numero preciso al di sopra o al di sotto del quale il rischio si presenta o scompare. Più persone ci sono più cresce la possibilità di contagio.

Dunque, quando si organizzano la cena o il pranzo di Natale bisogna ridurre al minimo indispensabile il numero dei presenti e tener conto anche delle caratteristiche della casa. L'importante è mantenere il distanziamento. Quindi molto dipende dalla capienza dell'appartamento e dal numero dei posti attorno al tavolo».

Una precauzione fondamentale sarà quella di assicurare un continuo ricambio d'aria nella stanza. «Negli ambienti domestici abbiamo una scarsa attenzione ai ricambi dell'aria e questo può rappresentare un elemento di criticità per la diffusione delle particelle virali di sarsCov2» ha detto Gaetano Settimo, del Dipartimento ambiente e salute dell'Istituto superiore di sanità alla conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica. «Tutti gli impianti domestici di condizionamento non ricambiano l'aria, ma movimentano quella già presente. Quindi è importante aprire finestre e balconi, almeno 5-10 minuti per un volta all'ora».

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Ma cambiare l'aria non basta. Vanno comunque osservate, dice il professor Cauda tutte le regole di base: «Distanziamento, lavaggio delle mani, anche uso della mascherina quando non si mangia». E può essere utile fare un tampone nelle ore immediatamente precedenti. «Nel caso si decida di farlo, si può optare per il tampone veloce, che è meno sensibile del biomolecolare ma un'indicazione la dà». Attenzione, però, un esame di questo tipo non autorizza al “liberi tutti”, perché «il tampone fotografa il presente, l'immediato. Serve soltanto a dare un'indicazione in più».

Anche la decisione sul se organizzare una cena in piedi o seduti va presa in base alle caratteristiche dall'appartamento. Dipende dagli spazi che si hanno a disposizione. Perché, spiega Cauda «è vero che in piedi si sta più distanti, ma soltanto se lo spazio è ampio e si rimane fermi. Restando seduti si conserva invece più facilmente un distanziamento fisso. La verità è che bisogna essere in pochi». E che le regole di base sono due: la prudenza e il buon senso.

 

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 01:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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