Raid razzisti contro migranti dei centri di accoglienza. E' l'accusa rivolta contro tre giovani di Ceprano, in provincia di Frosinone. Hanno 23 anni e due sono studenti universitari, uno è laureato: sono tutti attivi in associazioni studentesche.
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Per loro è scattata la denuncia da parte della polizia. I tre sono accusati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, minaccia, stalking percosse, lesioni personali e danneggiamento.
I tre, assistiti dagli avvocati Giuseppe Spaziani e Pierluca D'Orazio, sono indagati in particolare nell'ambito delle indagini avviate dalla Digos e della Squadra Mobile di Frosinone dopo due episodi di danneggiamento nei centri di accoglienza a Roccasecca e Ceprano.
Nel corso di una perquisizione domiciliare, ai ragazzi sono stati sequestrati a scopo preventivo telefoni cellulari, tablet e computer, anche per verificare la presenza di eventuali filmati delle presunte violenze, oltre a mazze da baseball, proiettili e armi legalmente detenuti.
Ultimo aggiornamento: 13:25
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Il ministro: «Vigliacchi»
Per loro è scattata la denuncia da parte della polizia. I tre sono accusati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, minaccia, stalking percosse, lesioni personali e danneggiamento.
I tre, assistiti dagli avvocati Giuseppe Spaziani e Pierluca D'Orazio, sono indagati in particolare nell'ambito delle indagini avviate dalla Digos e della Squadra Mobile di Frosinone dopo due episodi di danneggiamento nei centri di accoglienza a Roccasecca e Ceprano.
Nel corso di una perquisizione domiciliare, ai ragazzi sono stati sequestrati a scopo preventivo telefoni cellulari, tablet e computer, anche per verificare la presenza di eventuali filmati delle presunte violenze, oltre a mazze da baseball, proiettili e armi legalmente detenuti.