Milano, tracce di latte nel tiramisù vegano: muore una ragazza dopo 10 giorni di coma. «Era allergica»

Ritirato il prodotto, nessuna responsabilità del locale dove cenava con il fidanzato

Lunedì 6 Febbraio 2023
Milano, 20enne allergica mangia il tiramisù vegano, finisce in coma e muore 10 giorni dopo. «Tracce di latte nel dolce»

Ha mangiato un tiramisù “vegano” e dopo 10 giorni di coma è morta per choc anafilattico.

Così ha perso la vita una ragazza di 20 anni, che si è sentita male subito dopo la cena in un ristorante del centro di Milano. Ad ucciderla sarebbe stato proprio il dessert che, a differenza di quanto dichiarato sull’etichetta, conteneva tracce di latte. Un alimento, questo, al quale la giovane era gravemente allergica. La procura del capoluogo lombardo indaga su quattro persone, accusate dei reati di omicidio colposo, frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine. Tra questi, il titolare del ristorante, il responsabile della produzione del tiramisù confezionato e due dipendenti dell’azienda, la Glg srl. Il dolce chiamato “Tiramisun” e con marchio Mascherpa è stato ritirato ieri dal mercato. Stando a una prima analisi sui sette vasetti prelevati dal locale e sui quali è stato disposto il fermo amministrativo, nell’etichetta non sarebbe indicata la presenza di proteine del latte.

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LA SERATA
 

La scelta del ristorante vegan era per la giovane una questione di assoluta importanza, in quanto allergica sia al latte che alle uova. Non poteva certo immaginare che proprio lì la sua vita sarebbe stata messa tragicamente in pericolo. Un aspetto, questo, che con ogni probabilità non poteva prevedere nemmeno il titolare del locale, verosimilmente convinto di servire soltanto prodotti vegani. Non era la prima volta, peraltro, che la 20enne andava lì a mangiare. Conosceva già il posto in zona Garibaldi, lo credeva sicuro. La sera del 26 gennaio era lì a cena col fidanzato, quando ha deciso di provare quel maledetto tiramisù. Subito dopo avere ingerito i primi bocconi, ha iniziato a sentirsi male e nel giro di pochi minuti ha perso i sensi. Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi e la ragazza è stata trasportata in ambulanza all’ospedale San Raffaele di Milano. Lì i medici non hanno avuto dubbi: era in choc anafilattico. Dopo dieci giorni di coma, la 20enne è deceduta nella notte tra domenica e lunedì scorsi. Il pm di Milano Luca Gaglio ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane, che dovrebbe essere effettuata già questa settimana. 
 

LE INDAGINI
 

Al momento, però, il quadro risulterebbe chiaro. Venendo a conoscenza della sua allergia ai latticini fin dalla nascita e del pasto appena consumato, non ci è voluto molto prima che gli accertamenti da parte della polizia si concentrassero proprio sugli alimenti serviti nel locale. A quel punto è stato scoperto il tiramisù. Fondamentali sono state anche le dichiarazioni del fidanzato, che si è trovato ad assistere inerme a quella scena straziante. Non vi sarebbero dubbi sul fatto che la reazione allergica si sia scatenata nell’esatto momento in cui la vittima è entrata in contatto col dolce.
 

Sul tiramisù sono già state effettuate le analisi qualitative e adesso i carabinieri del Nas dovranno chiarire esattamente la quantità di latticini presenti. Oltre che al latte, però, la giovane era ipersensibile anche alle uova. Un fattore che potrebbe anche aver avuto un ruolo nella tragedia. In seguito agli esami dell’Ats, infatti, sarebbero state trovate tracce anche di questo alimento in una maionese prodotta dal locale e usata per condire l’hamburger vegano che la 20enne aveva mangiato. Ulteriori verifiche, infatti, dovranno essere fatte in questa direzione, per capire se la responsabilità del decesso della giovane sia in un qualche modo da ricondurre anche al panino.

Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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