Zona arancione, quali regioni rischiano il cambio di colore da lunedì? Dal Piemonte alla Lombardia fino al Lazio

In attesa del verdetto della cabina di regia l'Italia si appresta a cambiare scenario già dalla prossima settimana. La responsabilità dell'aggravarsi della situazione, secondo il governo di Mario Draghi, è dei No Vax

Martedì 11 Gennaio 2022 di Alberto Gentili
Zona arancione, quali regioni rischiano il cambio di colore da lunedì? Dal Piemonte alla Lombardia fino al Lazio

L’Italia la prossima settimana si colorerà sempre più di arancione. Il verdetto della cabina di regia tra ministero della Salute e Istituto superiore della Sanità, arriverà in base ai dati di domani, ma già adesso è facile prevedere che a causa dell’aumento dei contagi dovuti a Omicron e soprattutto all’incremento dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva diverse Regioni passeranno dal giallo all’arancione. E la responsabilità dell'aggravarsi della situazione, secondo il governo di Mario Draghi, è dei No Vax.

Sono infatti i non vaccinati, secondo i dati, a intasare gli ospedali.

Zona Arancione, le regioni già oltre soglia 

Sono già due le Regioni con una situazione ospedaliera critica che spinge verso l’arancione. Si tratta di Calabria e Piemonte e, in bilico, sono anche Liguria, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. A dare l’allarme per i lombardi è il governatore Attilio Fontana: «La direzione è sicuramente quella verso l’arancione, speriamo di fermarci prima. Però è difficile fare delle previsioni, soprattutto perché la variante Omicron è completamente diversa: lo sviluppo non è paragonabile al vecchio Covid». E per il Friuli parla il governatore Massimiliano Fedriga: «Siamo molto vicini alla zona arancione, però con le misure che la conferenza delle Regioni ha chiesto al governo per i vaccinati l’arancione è come la zona bianca».

 

I dati

Di certo c’è che nell’ultima settimana, in base ai dati di ieri, i ricoveri sono stati su scala nazionale 4.250 in più rispetto a quella precedente, raggiungendo quota 17.946. Si tratta di un dato molto alto, superato soltanto nell’ottobre dello scorso anno. L’occupazione dei posti letto cresce dappertutto, raggiungendo in Italia il 26%. Per entrare in arancione devono essere destinati ai malati Covid almeno il 30% dei letti ordinari e il 20% di quelli di terapia intensiva.

La situazione negli ospedali

Ieri già due Regioni avevano già superato entrambe le soglie limite. Si tratta di Calabria (al 36,1% dell’occupazione dei letti ordinari e al 20,1% delle intensive) e del Piemonte (32% e 22,3%). Con solo uno dei due indicatori superiore al limite ci sono altre sei realtà. Ad alto rischio c’è la Liguria, che ha migliorato un po’ i dati e ora ha il 39% e il 19%. Un’altra Regione con numeri alti è il Friuli Venezia Giulia, che ha l’occupazione dei letti ordinari al 28% e di quelli di rianimazione al 23,4%. Le Marche sono al 25% e al 27,3%, la Provincia di Trento al 21,3 e al 30%. Non vanno bene anche la Sicilia (che supera il tetto dei letti ordinari con 31,3% ma non quello delle rianimazioni, al 17%) e il Veneto, dove avviene il contrario e cioè sono ancora sotto controllo i letti internistici e di malattie infettive (24%) ma sono fuori di pochissimo le intensive (20,1%). Il Lazio dovrebbe conservare il giallo.

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Lo scenario

La cabina di regia si riunirà venerdì e i passaggi da giallo ad arancione scatteranno lunedì. Considerato l’andamento dei contagi e delle occupazioni delle aree mediche e delle terapie intensive, però è assolutamente improbabile assistere a un miglioramento della situazione. In ogni caso, grazie al Super Green pass (solo per vaccinati o guariti dal virus) il passaggio dal giallo all’arancione comporta restrizioni solo per i No vax che, tra le altre cose, non potranno uscire dal proprio Comune se non per motivi di salute, di lavoro o di necessità.

Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 00:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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