Priebke, già benedetta la salma
ora i funerali in forma privata

Martedì 15 Ottobre 2013 di Cristiana Mangani Riccardo Tagliapietra
Priebke, già benedetta la salma ora i funerali in forma privata
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ROMA - La salma di Erich Priebke rimane al Gemelli. Ieri la questura ha notificato il divieto di celebrazioni solenni all’avvocato dell’ex capitano delle Ss, condannato per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, ribadendo un principio che il difensore sembra non voler accettare: nessuna cerimonia potr essere pubblica. Anche perché il problema, secondo quanto afferma lo stesso legale, non è recitare «la preghiera» consentita dal Vicariato, in quanto Priebke ha già ricevuto l’estrema unzione nelle ore precedenti alla morte e una benedizione del suo padre spirituale, tre ore dopo che aveva smesso di respirare. Giachini insiste su una funzione in piena regola. E il muro contro muro continua.

Intanto funerale e sepoltura rimangono sospese nell’incertezza, nonostante il certificato di morte sia stato consegnato alla famiglia, originando un caso che supera i confini nazionali e il credo religioso, dottrine comprese. Dalla prefettura in serata l’annuncio che «non vi è nessuna decisione in merito alla sepoltura», ancora nessun divieto formale, mentre il sindaco di Roma, Ignazio Marino, plaude il questore per la scelta di non concedere ufficialità alle celebrazioni, richiamando la natura della Memoria di una città «orgogliosa della sua storia e di essere stata insignita della medaglia d’Oro alla Resistenza».

LE DOTTRINE

Non è bastata nemmeno la proposta del presidente della Comunità ebraica, Riccardo Pacifici, che chiedeva di seppellire Priebke nella sua città natale in Germania: Hennigsdorf, paesino a pochi chilometri a nord di Berlino, ha risposto di non vedere ragioni formali che possano portare la salma tanto a nord. Il Vicariato, intanto, tenta la mediazione. «Non abbiamo negato alle persone vicine a Priebke la possibilità di celebrare la preghiera e l’invocazione della misericordia nella casa del defunto», ha spiegato il vicario generale del Papa per la Diocesi di Roma, Agostino Vallini. E le voci vicine al defunto cominciano a parlare anche di una cerimonia fuori dalla Capitale. Per Paolo Giachini, legale della famiglia Priebke, però, «arrivati a questo punto - dice - aspettiamo che siano le stesse istituzioni, visto che non va mai bene ciò che noi proponiamo, a dirci come e dove fare i funerali». A loro volta, prefettura e questura, sono in attesa di una decisione ufficiale dai parenti, prima di formulare l’imposizione sulla sepoltura, invocando normative sull’ordine e la sicurezza che terrebbero la salma di Priebke lontano dai cimiteri della Capitale.

L’INTERVENTO

Una vicenda che ha spinto il presidente del consiglio Enrico Letta a un intervento. «Non abbasseremo mai la guardia sull’antisemitismo - ha detto al termine di un incontro con la comunità ebraica di Roma - Serve una reazione ferma senza confusione tra pietà e debolezza che può lasciare spazio a nuove tendenze di devastazione e di morte». Il luogo dove seppellire Erich Priebke resta un giallo. Tra le ipotesi spunta anche quella di un cimitero vicino Messina, a Fondachelli Fantina, un comune con un migliaio di abitanti, che ha manifestato la disponibilità a tumulare la salma. Le esequie, invece, si dovrebbero tenere oggi o giovedì, «in una chiesa protestante», ha spiegato l’avvocato, come per esempio quella luterana di via Sicilia. Non certo domani, giorno che coincide con l’anniversario della deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma. Uno dei figli, Ingo, sarà presente.

Ultimo aggiornamento: 14:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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