Ponte Morandi, Draghi: «Stato ha tradito la fiducia dei cittadini». Cartabia: «Nessun rischio prescrizione»

Sabato 14 Agosto 2021
Ponte Morandi, Draghi: «Stato ha tradito la fiducia dei cittadini». Cartabia: «Nessun rischio prescrizione»
2

«A tre anni dalla caduta del Ponte Morandi, voglio esprimere la più sentita vicinanza del governo e mia ai familiari delle 43 vittime, a tutti i feriti, e a chi ancora oggi soffre le conseguenze di quel trauma. Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria, che farà il suo corso. Sono anche consapevole che qualsiasi messaggio non può riportare in vita i vostri cari né cancellare il vostro dolore e quello di tutta la città. Voglio però riaffermare l'impegno del governo affinché non si verifichino mai più eventi così tragici e dolorosi». Lo dichiara il premier Mario Draghi nel terzo anniversario del crollo del ponte Morandi.

Il presidente del Consiglio ha aggiunto: «A Genova, lo Stato ha tradito la fiducia che i cittadini ripongono nei confronti delle istituzioni. Con il Ponte Morandi sono crollate le fondamenta del vivere civile, che è alla base della nostra comunità. La realizzazione del Viadotto San Giorgio è un primo passo verso il ripristino di questo legame».

 

Ponte Morandi, tre anni fa il crollo: quella rinascita italiana che parte da Genova

Ponte Morandi, Cartabia: «Mai rischio prescrizione»

«Non c'è mai stato rischio di prescrizione per il processo sul ponte Morandi, almeno per i reati più gravi». Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, alla cerimonia di commemorazione per il ricordo delle vittime del viadotto. La frase della ministra è stata salutata da un applauso.

I familiari delle vittime di ponte Morandi e la ministra Cartabia hanno avuto un lungo colloquio informale alla fine della commemorazione per i morti del ponte Morandi nel terzo anniversario del crollo del viadotto. L'esponente del governo è tornata a rassicurare i parenti non solo sul fatto che la riforma della giustizia non avrà ricadute sul processo per il crollo ma anche sull'ipotesi che le nuove norme per il processo penale possano inficiare altri futuri processi. Tra i temi affrontati anche quello sull'immissione nel sistema giudiziario di oltre 8000 addetti che aiuteranno a snellire le pratiche dei tribunali in tutta Italia.

Video

Soddisfatta dell'incontro Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime Ponte Morandi: «La ministra ha dimostrato che le sue parole non erano di circostanza e questo per noi è già importante, poi ci ha rassicurato appieno sulla riforma della giustizia sia per quanto riguarda il nostro caso, sia per i possibili processi futuri. Noi continueremo a vigilare e faremo degli approfondimenti». I familiari delle vittime hanno avuto la possibilità di esporre le loro perplessità alla Guardasigilli, specialmente sui tempi ristretti del processo penale: «Ci ha detto che sono previsti 8200 nuovi ingressi in personale specializzato che dovrebbe dare un impulso agli iter e ai procedimenti - ha detto - noi avevano il timore che alcuni reati, anche quelli ambientali, non avrebbero avuto le opportune integrazioni, lei ci ha spiegato che in tale situazione se ci sono necessità di approfondimenti particolare si arrestano anche il tempo, e quindi speriamo in bene. Cartabia è stata estremamente tranquilla e ci ha garantito di essersi spesa personalmente su questi aspetti». Anche altri familiari si sono detti «tranquillizzati» dalle parole della ministra e hanno auspicato che sia fatta sempre più chiarezza sul contenuto della riforma.

Video

Ultimo aggiornamento: 14:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci