Insulti razzisti in aula, la maestra ai bambini di colore: «Tornatevene nella giungla»

Domenica 25 Ottobre 2015 di Stefania Piras
Insulti razzisti in aula, la maestra ai bambini di colore: «Tornatevene nella giungla»
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PARLA - “Siete un branco di scemi, non capite niente, siete degli asini, tornatevene nella giungla da dove siete venuti, branco di scimmie ladre”. Così una maestra di Traversetolo, paese in provincia di Parma che sfiora i 10 mila abitanti, si rivolgeva ai propri alunni di prima elementare. Le frasi captate dai carabinieri sono violente e razziste: “Stai fermo altrimenti ti spacco la faccia, ti prendo a calci nel sedere, meno male che finisce la scuola così quando non ti vedrò più, stapperò lo champagne”. Oppure: “Ma guarda se devo occuparmi di un bambino che ha la faccia colore della m…a”.



Lei, una 49enne meridionale con alle spalle una lunga carriera in cattedra, si rivolgeva così a tutta la classe. Ma le frasi più sprezzanti erano rivolte ai bimbi con la pelle nera. Le indagini sono cominciate ad aprile, in classe sono state installate cimici e videocamere. Nel giro di pochi mesi i militari hanno ascoltato le testimonianze degli altri docenti, delle insegnanti di sostegno e hanno verificato e confermato quello che era stato segnalato nella denuncia iniziale di due genitori ai quali poi si sono aggiunti altri.



Parlavano di insulti, sgridate e strattoni contro i bambini. “Violenza fisica e psicologica”, scrivono nei loro riscontri i militari. I ragazzini venivano trascinati fuori dalla classe con la forza. Alcuni di loro nel tempo avevano cominciato a manifestare reazioni di sofferenza psico-emotiva e la mattina si rifiutavano di andare a scuola. Non bastava raccontare a mamma e papà quello che succedeva in classe. La maestra era sicura perché di fronte agli stessi bambini si prendeva gioco dei loro genitori, dei dubbi e delle domande che legittimamente ponevano alla preside per capire cosa davvero accadesse a scuola.





Ora i Carabinieri hanno notificato due avvisi di conclusione delle indagini preliminari all’ insegnante ma anche alla dirigente dell’Istituto Scolastico comprensivo di Traversetolo. La prima è accusata di aver maltrattato più volte gli alunni della classe con l’aggravante della discriminazione e di odio etnico-razziale, mentre la seconda è accusata di favoreggiamento personale. La preside non ha denunciato quanto accadeva e diceva che avrebbe avviato provvedimenti disciplinari. Ma lo diceva e basta.



Visti gli elementi raccolti, il Gip di Parma, su richiesta della Procura, ha emesso un’ordinanza di sospensione dal pubblico ufficio per l’insegnante che a settembre non è tornata in classe.
Ultimo aggiornamento: 15:12
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