Papa Francesco, prima notte al Gemelli: «Sta bene, intervento durato 3 ore. Sette giorni di ricovero». L'ultimo bollettino

Lunedì 5 Luglio 2021
Papa Francesco, prima notte al Gemelli dopo l'operazione: «Ha reagito bene»

Prima notte al Policlinico Gemelli per Papa Francesco, ricoverato per un'operazione di 3 ore al colon. L'intervento chirurgico per una stenosi diverticolare del sigma è stato effettuatato nella serata di ieri e il Pontefice «ha reagito bene», comunica il bollettino diffuso nella tarda serata. L'intervento, secondo quanti si è appreso, è stato «lungo», di alcune ore, ed è terminato fra le 22 e 30 e le 23 di ieri sera. «Sua Santità Papa Francesco è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo. L'intervento chirurgico per la stenosi diverticolare effettuato nella serata del 4 luglio ha comportato una emicolectomia sinistra ed ha avuto una durata di circa 3 ore. Si prevede una degenza di circa 7 giorni salvo complicazioni» ha dichiarato il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.

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Il decorso in ospedale

«La nostra preghiera la nostra vicinanza è molto grande. Ho sentito questa mattina il cardinale vicario» Angelo De Donatis «e mi ha detto che il Papa sta bene».

Ha detto il cardinale Enrico Feroci, all'aeroporto di Fiumicino, in partenza per la Terra Santa con l'Opera Romana Pellegrinaggi.

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Ci sono due infermieri del Vaticano che assistono da ieri pomeriggio Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma. Oltre al personale medico e infermieristico del Policlinico ci sono Massimiliano Strappetti, sanitario della Città del Vaticano, ed un altro infermiere di fiducia sempre del Vaticano. Al Gemelli è inoltre presente una rappresentanza della Gendarmeria Vaticana e un responsabile per la sicurezza che affianca la polizia di Stato.

 

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L'appartamento al Gemelli

C'è anche una cappellina, per le preghiere e le eventuali celebrazioni, nel piccolo 'appartamento' occupato da papa Francesco al decimo piano del Policlinico Gemelli. La stanza è la stessa dove in passato venne ricoverato Giovanni Paolo II per sette volte, la prima il giorno in cui, il 13 maggio di 40 anni fa, fu vittima dell'attentato in Piazza San Pietro. Oltre allo spazio per il letto, il bagno, un televisore e qualche strumento per la pressione e gli altri parametri vitali, gli ambienti comprendono un altro spazio per un piccolo salottino con una poltrona letto, un altarino con un crocifisso e un tavolino. Il lungo corridoio di accesso è sotto il controllo della Polizia di Stato italiana, della Gendarmeria vaticana e della Sicurezza del Policlinico. La stanza del Papa ha grandi finestre che si affacciano sull'ingresso principale dell'ospedale. Lo stesso papa Wojtyla, per la sua ripetuta frequentazione, ribattezzò questi luoghi «il Vaticano n. 3», dopo il Palazzo apostolico e la residenza di Castel Gandolfo. 

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Tanti messaggi di leader religiosi e politici

Dopo il messaggio augurale di ieri del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, sono tanti i leader e le rappresentanze politiche e religiose del mondo che si aggiungono al coro di auguri e sostegno in queste ore delicate per Papa Francesco. A confermare l'amicizia fraterna che li lega - riferisce Vatican News -, il messaggio su twitter dell'imam sunnita Ahmad al-Tayyeb dell'Università di Al Azhar con gli auguri al «caro fratello» «per una rapida ripresa che lo restituisca alla sua missione per l'umanità».

«Che il Signore lo sostenga con la tenerezza del suo amore» è la preghiera invece che arriva sui social dal Centro Anglicano di Roma, che assicura di avere il Papa nel cuore. Un pensiero particolare anche dalla comunità ebraica della capitale: «I miei auguri di pronta guarigione al Papa che deve affrontare un difficile intervento chirurgico», scrive su Twitter il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni.

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Tra i capi di Stato dall'Africa, all'Europa all'America latina, diversi i messaggi indirizzati a Francesco. Il presidente della Nigeria Muhammadu Buhari in una dichiarazione riportata dal suo staff, non solo ha augurato pronta guarigione al Pontefice ma ha anche invitato tutta la popolazione, tanto amata da Francesco, a riunirsi in preghiera. Così anche il presidente di Malta e quello del Venezuela Nicolas Maduro che in particolare nel suo messaggio, a nome di tutto il popolo, ha affidato Francesco al beato José Gregorio Hernández Cisneros, il medico dei poveri beatificato il 30 aprile scorso a Caracas. 

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 21:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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