Città del Vaticano – Troppe disuguaglianze tra ricchi e poveri ma soprattutto la crisi planetaria dimostra che finora ha prevalso uno stile di vita che distrugge l'ambiente.
A suo parere il mondo prima del Covid si è fatto irretire da una visione illusoria di un senso di sicurezza fondato sulla fame del guadagno. «Vedo un modello di vita economica e sociale, caratterizzato da tante disuguaglianze ed egoismi, in cui un’esigua minoranza della popolazione mondiale possiede la maggioranza dei beni, spesso non esitando a sfruttare persone e risorse. Vedo uno stile di vita che non si prende abbastanza cura dell’ambiente. Ci si è abituati a consumare e a distruggere senza ritegno ciò che appartiene a tutti e va custodito con rispetto, creando un debito ecologico a carico anzitutto dei poveri e delle generazioni future».
Riprendendo il filo conduttore della Laudato Sì il Papa torna a martellare sul bisogno di intraprendere una conversione ecologica. «La visione d’insieme include infatti la prospettiva di un creato inteso come “casa comune” e richiede con urgenza di agire per proteggerlo».