Domani, 24 maggio, e con una settimana d'anticipo, riaprono le palestre al chiuso. Hanno già ripreso la loro attività gli stabilimenti balneari, le piscine all’aperto e i centri commerciali nei weekend e nei prossimi giorni si proseguirà con i poli fieristici, che riapriranno il 15 giugno, e le piscine al chiuso, che ricominceranno a funzionare dal 1 luglio. È evidente che chi vorrà tornare a mettersi in forma dopo il lockdown dovrà rispettare alcune regole destinate ad impedire che i contagi riprendano a salire.
Tutti i dettagli delle linee guida sono leggibili qui ----> Scarica il Pdf
Palestre covid free - Innanzitutto va detto che le palestre, se vogliono, possono dichiararsi Covid free accettando di far entrare solo coloro che sono in possesso del "passaporto vaccinale", ovvero chi ha fatto entrambe le dosi dei vaccini, è guarito dal Covid o che dispone di un tampone negativo effettuato 48 ore prima.
Ovviamente si tratta di una facoltà.
AstraZeneca e Pfizer «molto efficaci» contro la variante indiana (ma solo dopo il richiamo)
Gli spogliatoi restano chiusi - Impossibile in ogni caso fare una doccia. Le linee guida del governo suggeriscono di arrivare in palestra già in tuta e di andare via senza cambiarsi in modo tale che non ci siano eventuali contaminazioni fra le persone che hanno svolto attività fisica.
Resta obbligatorio tenere la distanza di un metro fra le persone che però salgono a due quando si fanno gli esercizi in modo da evitare quanto più possibile di respoirare la stessa aria. In ogni caso laddove possibile le fonestre dovranno rimanere aperte.
Vaccini, slitta la seconda dose di Pfizer e parte la polemica. Scettici anche i medici