Nuovo decreto, no Green pass per negozi di alimentari, ottici e farmacie. Controlli anche in attività essenziali

Tra le attività in cui non sarà necessaria la certificazione le farmacie, le parafarmacie, i negozi che vendono dispositivi medici, le edicole all'aperto

Giovedì 20 Gennaio 2022
Nuovo Dpcm, niente pass per alimentari, ottici e farmacie. Controlli anche in attività essenziali
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Firmato dal premier Draghi il Dpcm che definisce quali siano i negozi o gli uffici pubblici in cui si potrà entrare anche senza Green pass. Il provvedimento detta le nuove regole che entreranno in vigore il primo febbraio. Il governo ha anticipato che disporrà dei controlli a campione dove si vendono generi di prima necessità. In pratica, semplificando al massimo, saranno svolte delle verifiche per comprendere se il cliente senza certificazione che entra in un ipermercato va in effetti ad acquistare il latte o il pane (generi di prima necessità) o se invece vuole comprare un televisore o le cuffiette wireless (non di prima necessità).
 

BALLARE
Tra gli argomenti su cui il governo dovrà prendere una decisione in tempi brevi c’è però un altro tema delicato, sollevato anche dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: il 31 gennaio scade il provvedimento che ha disposto la chiusura delle discoteche. L’Italia imiterà la Francia che ha deciso di riaprile il 15 febbraio? Spiega Costa: «Già dall’inizio della prossima settimana porrò al ministro il tema della riapertura delle discoteche. Dobbiamo dare al settore una prospettiva per il futuro. Con questo trend, se confermato, ritengo ragionevole parlarne per provare a pianificare una ripartenza». L’eventuale ripresa dell’attività dei locali notturni sarà comunque legata al possesso del Green pass e all’uso della mascherina. Ma una cosa certa: se il governo entro dieci giorni non interviene con un nuovo provvedimento, dal primo febbraio le discoteche potranno riaprire.
 

 

REGOLE
Resta il nodo del Dpcm del 7 gennaio che impone la certificazione verde per una lunga serie di attività.

Ricapitolando: da ieri c’è l’obbligo del Green pass di base (dunque anche con test antigenico) per i servizi alla persona come parrucchiere, barbiere ed estetista. Prossimo step il primo febbraio. Il Green pass di base sarà chiesto negli uffici pubblici, alle Poste e in banca. Ci sono alcune eccezioni: chi deve ritirare la pensione, potrà andare alle Poste anche senza la certificazione verde di base (anche se è molto sconsigliato, visto che un anziano non vaccinato, in questa fase della pandemia, dovrebbe evitare di frequentare luoghi molto affollati); chi deve andare in questura o alla caserma dei carabinieri per presentare una denuncia potrà farlo anche senza pass, ma ad esempio non gli sarà consentito di andare a rinnovare il passaporto. Via libera senza Green pass anche in uno studio medico o dal veterinario.
 

IPER
Più complessa la regolamentazione per il commercio: la certificazione verde base, sempre dal primo febbraio, sarà richiesta in tutte le attività, ma con una lunga serie di eccezioni che dovrà essere definita dal Dpcm atteso per oggi (dopo svariati rinvii). Per l’acquisto di generi di prima necessità, come già specificato, il Green pass non serve, dunque chi va a fare la spesa non ha limitazioni. Sì agli alimentari, no all’abbigliamento o all’hi-tech. Bene, ma cosa succede quando il cliente entra in una grande struttura commerciale come un super o un ipermercato in cui si vendono sia generi alimentari sia articoli che non rientrano nella definizione di «prima necessità»? Ecco, secondo quanto fatto trapelare ieri da Palazzo Chigi, ci saranno controlli a campione, in modo da verificare che chi va all’ipermercato non per acquistare della frutta, ma per scegliere il nuovo smartphone, sia realmente in possesso del Green pass. Tra le attività esentate ci sono anche le edicole all’aperto e i mercati rionali, mentre è confermato che in tabaccheria è obbligatoria la certificazione verde di base.

Senza Green pass

Si potrà fare la spesa e andare in farmacia

Senza il Green pass è possibile andare nei negozi o nei supermercati che vendono generi di prima necessità come gli alimentari. Si può entrare anche nelle farmacie, nelle parafarmacie e in genere ovunque si vendano articoli medici. Non serve il Green pass per fare rifornimento dal benzinaio o per acquistare il giornale in edicola.

Green pass base

Barbiere e parrucchiere: già scattato l'obbligo

Il Green pass base (si ottiene oltre che con la vaccinazione e il superamento dell’ìnfezione anche con il test negativo, ma ha una durata di 48 ore) da ieri viene richiesto dal barbiere, dal parrucchiere e dall’estetista. Dal primo febbraio servirà per andare in banca, alle poste e negli uffici pubblici. Salvo le eccezioni elencate nel Dpcm atteso per oggi, il Green pass è obbligatorio anche in tutti i negozi.

Super Green pass

Hotel, ristoranti e bus: accesso ai vaccinati

Lunga la lista delle attività e dei servizi in cui è obbligatorio il Green pass rafforzato (solo con vaccino o superamento dell’infezione) mezzi di trasporto pubblico, musei, piscine al chiuso e all’aperto, bar e ristoranti, hotel, parchi, congressi, impianti sciistici, impianti sportivi sia all’aperto sia al chiuso, centri termali, cinema e teatri, sagre e fiere.
 

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 15:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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