No vax, l'ultima follia: “Home bar” dal 6 dicembre, spesa in comune e tutti a casa insieme

L'unica regola per i partecipanti è di pagare una quota stabilita

Sabato 27 Novembre 2021
No vax, l'ultima follia: Home bar dal 6 dicembre, spesa in comune e tutti a casa insieme
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L'ultima follia dei No vax si chiama Home bar: è una iniziativa lanciata dal popolo No vax e No pass appunto, dal prossimo 6 dicembre. Servirà per eludere (legalmente dicono) l'introduzione del Super Green pass.

Sui social sono centinaia i post condivisi in vista delle festività natalizie e in cui viene spiegato che «gli Home bar sono le case dei cittadini che si organizzano con amici per bere o mangiare qualcosa».

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L'unica regola per i partecipanti è di pagare una quota stabilita, per poi rifornirsi al supermercato e organizzarsi come se si fosse al bar o al ristorante. L'appuntamento gira sulle bacheche di gruppi e contatti social del popolo No Vax, impossibilitato secondo le nuove misure dal 6 dicembre - senza immunizzazione o avvenuta guarigione - ad accedere a bar e ristoranti.

Ma in alcuni post viene anche chiarito: «Non è nulla di illegale, è solo il ripristino delle serate tra amici». Dai pranzi con bistecca fiorentina in Toscana agli aperitivi e dessert con cannoli in Sicilia, passando per le cene con arrosticini in Abruzzo, in tanti - almeno negli annunci - mettono a disposizione la propria casa per l'Home bar.

NATALE E CAPODANNO - «Ci divertiamo anche con le restrizioni», si legge tra post su Telegram e Facebook, mentre qualcuno nei commenti azzarda paralleli con il proibizionismo americano di un secolo fa, «quando vietavano l'alcol e la gente si riuniva per consumarlo privatamente». Insomma, fatto il decreto trovato l'inganno, sostengono i No Pass, che stavolta contro il certificato verde evocano «i tempi di Al Capone negli anni '20». Tutto questo, in vista del cenone di Natale e del veglione di Capodanno. Gli Home bar sono l'ultima frontiera del popolo anti-vaccinista, una sorta di variante dei Covid party (le feste dove si sfida il virus esponendosi volontariamente al rischio del contagio).

 

COVID PARTY - Dunque, gli Home bar arrivano dppo i Covid party, ossia le feste con l'obiettivo di queste feste è quello di contagiarsi. Convinti di contrarre in forma lieve il Sars-CoV-2, senza manifestazioni gravi della malattia, diversi giovani, ma non solo, si riuniscono per infettarsi, per poi attendere la negatività e, una volta guariti, ottenere il Green pass senza così dovere ricevere il vaccino. Il fenomeno arriva soprattutto in Alto Adige dalla Germania e dalla vicina Austria dove un uomo di 55 anni è morto, dopo essersi ammalato durante un Corona party. L’allarme è stato lanciato dal vice coordinatore dell’unità Covid di Bolzano, Patrick Franzoni, che ha segnalato come ci siano «giovani ragazzi, anche di età scolare, che si incontrano con positivi e cercano di acquisire l’infezione, non rendendosi conto che il virus è pericoloso anche nei bambini e nei giovani». Diversi gli appuntamenti che sarebbero stati organizzati a questo scopo nel capoluogo della provincia autonoma e anche in altre zone del Sudtirolo. «Ci sono conseguenze a lungo termine e anche i giovani possono finire in ospedale», ha sottolineato Franzoni che rivela, infatti, come un bambino si trovi ricoverato in terapia intensiva.

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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