Telefonata choc al 118 mentre l'uomo perdeva la vita: «Se è morto non serviamo»

Sabato 6 Gennaio 2018
Telefonata choc al 118 mentre l'uomo perdeva la vita: «Se è morto non serviamo»
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NAPOLI - «Se è morto allora non serviamo più». Così, al telefono, uno degli operatori del 118 risponde alla richiesta di soccorso pervenuta dagli uomini della vigilanza in servizio alla Stazione centrale di Napoli lo scorso 3 agosto dopo il malore di Marco D'Aniello, un uomo di 42 anni di Pompei che si era accasciato sulla banchina ferroviaria. Lo riferisce il Corriere del Mezzogiorno. L'uomo era talassemico. La morte dopo mezzora per emorragia, prima che arrivasse l'ambulanza.

«Ci serve un'ambulanza, urgentemente! Urgentemente! C'è questa persona a terra che sta emettendo litri e litri di sangue», diceva uno dei soccorritori. Secondo un'indagine interna dell'Asl Napoli 1, un mezzo di soccorso disponibile in zona c'era ma non era stato inviato. Gli operatori del 118 in servizio quella sera sono stati temporaneamente sospesi. A chiedere, inutilmente, aiuto, in quei tragici momenti furono le guardie giurate, la Polfer e un passante.
Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 11:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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