Napoli, scontri con i tifosi dell'Eintracht. Il capo ultrà Palummella: «Potrebbe succedere una guerra»

Gennaro Montuori, del gruppo storico del Napoli "Commando Ultrà Curva B": «Chi doveva fermarli non lo ha fatto. C'è gente colpita senza motivo, picchiano i bambini, tolgono i cellulari di mano alla gente, lanciano razzi»

Mercoledì 15 Marzo 2023
Napoli, scontri con i tifosi dell'Eintracht. Il capo ultrà: «Potrebbe succedere una guerra»

«Non solo i tedeschi non sarebbero dovuti venire a Napoli, ma non meritano nemmeno di entrare nello stadio. È una sconfitta per lo Stato, per noi; poi dicono che siamo noi i cattivi, questi ci stanno venendo a sfidare in città. Chi li ha fatti entrare si assuma le responsabilità. C'è una guerra in atto, chi aveva l'autorità per fermarli e non lo ha fatto ha commesso un errore grave». Gennaro Montuori, il "Palummella" del gruppo storico del Napoli "Commando Ultrà Curva B" commenta così le scene di devastazione nel centro di Napoli, dove è andata in scena una vera e propria guerriglia tra i tifosi dell'Eintracht e la polizia poco dopo che le due tifoserie rivali erano quasi venute a contatto. 

Napoli-Eintracht, i motivi degli scontri e dove nasce l'odio tra le due tifoserie

«Stiamo mandando messaggi distensivi - continua il leader del tifo napoletano - ma qui c'è gente colpita senza motivo, picchiano i bambini, tolgono i cellulari di mano alla gente, lanciano razzi. È una cosa assurda quella che sta succedendo, si sta facendo male al calcio, alle persone a un popolo».

Le proteste per i disordini dei tifosi dell'Eintracht

I disordini sono stati dai tifosi dell'Eintracht arrivati dalla Germania per la partita di Champions in programma questa sera. «A me è sembrato un tranello quello che stanno facendo, qui tutti ci vogliono colpire, invidiano la tifoseria, la squadra.

Allo stadio non c'é nessun tedesco e speriamo di non vederli proprio: gridano ovunque "Napoli vaff..." - racconta Palummella - hanno dato fuoco a una macchina della Polizia. Ma si ricordino che una manciata di scugnizzi mandò via da Napoli un esercito di tedeschi con bombe e carri armati. Oggi stiamo dimostrando grande civiltà, perché se reagiamo veniamo chiamati teppisti e ci siamo stancati. Stanno venendo a comandare a casa nostra ma si fermano i napoletani, non i tedeschi. Qua potrebbe succedere una guerra perché dopo una giornata a provocare, la gente è arrabbiata. Quando andammo noi in Germania in Coppa Uefa per un fumogeno arrestarono dieci ragazzi e dovemmo pagare la penale, addirittura ci sequestrarono le felpe».

 
Ultimo aggiornamento: 19:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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