L'Aquila, muore per le piaghe da decubito: medici sotto inchiesta

Giovedì 4 Ottobre 2018 di Marcello Ianni
L'Aquila, muore per le piaghe da decubito: medici sotto inchiesta
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Era stata ricoverata all'Aquila per effettuare un percorso di recupero neuromotorio ma muore per setticemia provocata da piaghe da decubito dopo atroci sofferenze. La Procura ha aperto una inchiesta per fare luce sulla morte di Patrizia Rossi di 61 anni, residente a Sassa (i familiari sono assistiti dall’avvocato Angela Marinangeli) avvenuta all’ospedale dell’Aquila, dopo un ricovero nel reparto di malattie infettive, quando il quadro clinico era già compromesso. Per questo sotto inchiesta sono finiti a vario coloro (tra medici, guardie mediche, infermieri e operatori socio sanitari) che hanno avuto a che fare con la paziente durante il ricovero presso la Rsa Villa Dorotea a Scoppito.

Si tratta di avvisi di garanzia tecnici per permettere alla procura di poter disporre l’autopsia sui quali ora si attendono i risultati. Secondo quanto ricostruito l’anziana ricoverata presso la Rsa (dopo aver avuto una ischemia cerebrale) per effettuare una ginnastica passiva era stata notata dai familiari in una condizione di stasi che secondo loro necessitava di un’attività più incisiva da parte del personale addetto. Una seconda visita dei parenti avrebbe portato a galla delle piaghe da decubito a quanto pare non prese in considerazione dal personale della Rsa, fino a quando gli stessi operatori non sono stati costretti a chiedere ai familiari della ricoverata il ricovero all’ospedale in cui è stata diagnosticata una forte infezione connessa alle piaghe da decubito, ormai in necrosi. All’ospedale tra sofferenze indescrivibili la donna è morta dopo due settimane di ricovero.
Ultimo aggiornamento: 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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