Sono morti i due scialpinisti. due giovani fidanzati, e la loro guida alpina che ieri non erano rientrati da una escursione sul Monte Chaberton, in alta Valle di Susa al confine tra Italia e Francia. Questa mattina l'elicottero dei soccorsi, che hanno visto impegnati nelle ricerche soccorso alpino, carabinieri e gendarmeria francese, ha individuato i loro corpi in territorio italiano, sotto il Coletto di Cresta Nera, nel Comune di Cesana. Il recupero è in corso.
Le tre vittime della montagna sono una coppia di fidanzati di 28 e 25 anni, Antonio Lovato e Margherita Beria D'Argentina, e la loro guida di 38 anni, Adriano Trombetta.
La richiesta di soccorso era arrivata ai francesi, che avevano sorvolato la zona in elicottero senza però individuarli anche a causa della scarsa visibilità e del forte vento. In serata sono partite due squadre del soccorso alpino piemontese e una francese, salite a piedi verso la cima.
Si tratta della seconda tragedia in montagna dopo quella di due giorni fa a Gressoney, in Valle d'Aosta, dove quattro scalatori sono morti a causa del crollo di una cascata di ghiaccio.
TRAVOLTI DA VALANGA Travolti da una valanga e trascinati a valle per centinaia di metri. Così - secondo quanto è stato ricostruito dai soccorritori - sono morti i due sci-alpinisti e la guida alpina sul monte Chaberton, in valle Susa. Colpiti dalla massa di neve, se pur non di grandi dimensioni, i tre sono caduti lungo un canalone ripido. È molto probabile che le cause del decesso siano i traumi riportati nella caduta. Con la collaborazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, i corpi sono stati prelevati dall'elicottero del 118 e consegnati alle autorità per le operazioni di riconoscimento.
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