«Aspettiamo la mezzanotte: se i soggetti che sono chiamati a dare attuazione alla mia ordinanza non dovessero farlo a noi rimane solo una strada: rivolgerci alla magistratura. Ci troveremmo di fronte a una palese omissione, con tutto quello che determinerebbe in un contesto di epidemia». Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, rispondendo ai cronisti a Catania.
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Musumeci ha aggiunto «Se il governo dovesse impugnare l'ordinanza, fino ad ora non l'ha fatto, faremo valere le nostre ragioni nelle sedi opportune». «Se invece il governo dovesse venire incontro alla nostra legittima richiesta può chiederci 2-5-8 giorni di tempo per ricollocare i migranti e mettere i sigilli negli hotspot e in tutti centri di accoglienza (se non lo fa lo faremo noi) dell'isola con buona pace di un certo buonismo ipocrita: cosi chiudiamo una pagina indecorosa, perché la gente non ne può più», ha proseguito.
E ancora: «Il governo centrale la smetta di mostrare i muscoli e faccia il proprio dovere, che finora non ha fatto del tutto. Noi andremo avanti. No al un politica di bassa cucina e a campagna elettorale su questa materia. Ho il dovere di tutelare la salute della gente che sta sull'isola».
«Una task force è a lavoro per verificare le condizioni di sicurezza dei centri di accoglienza, degli hotspot per i migranti, i numeri e le presenze in questi centri. Per verificare se ci siano le condizioni sanitarie adeguate per contenere il contagio da Coronavirus». Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, oggi a Catania, parlando del gruppo di esperti già a lavoro nei centri per migranti dell'Isola.
Sos Mediterranneé: «Da musumeci forte provocazione»
«L'ordinanza di chiusura degli hotspot siciliani firmata dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci è una provocazione perché tratta di un terreno che non è di sua competenza. Ma è anche un messaggio politico forte a Roma e all'Europa affinché il baricentro della soluzione alla crisi migratoria si sposti nel cuore dell'Europa. La soluzione può arrivare solo dall'Europa». Ad affermarlo all'Adnkronos è la direttrice generale di Sos Mediterrannée Italia, Valeria Taurino commentando l'iniziativa del presidente della Regione Sicilia. «La soluzione ideale è un programma di ricerca e soccorso a guida europea che deve avere come obiettivo di proteggere le vite umani ed evitare i dispersi in mare. È la stessa cosa che le agenzie dell'Onu chiedono da anni», sottolinea.«La crisi migratoria deve tornare a essere una priorità nell'agenda europea.