Meteo, Lucifero insiste: sabato 17 città bollino rosso (anche Napoli e Ancona). Sicilia sfiora i 50 gradi

Giovedì 12 Agosto 2021
Meteo, Lucifero non dà tregua all'Italia: è ancora caldo rovente. Sicilia e Calabria continuano a bruciare

Caldo e incendi non danno tregua all'Italia. L'anticiclone africano, ribattezzato "Lucifero", porta le temperature sopra i 40 gradi in numerose zone del Paese e, dopo il picco di 48 gradi registrato ieri in Sicilia, cresce l'allerta. Domani il numero di città da bollino rosso salirà a 15: Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo. Rispetto a oggi ci sarà un incremento di 5 bollini rossi (Bolzano, Brescia, Cagliari, Firenze e Viterbo). Sabato condizioni ancora più estreme: Alla vigilia di Ferragosto diventano 17 i bollini rossi (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo), con Napoli e Ancona 'new entry' nella lista.

Secondo un'analisi di Coldiretti, inoltre, l'estate 2021 si classifica nella top ten delle più calde da oltre due secoli, con una temperatura che a luglio è stata superiore di 1,24 gradi alla media storica e che era stata superata di ben +2,18 gradi a giugno.

«Qui è un 48!». La vita (impossibile) in Sicilia fra mascherine, fiamme e melenzane che si friggono da sole

Le previsioni di oggi 12 agosto

Il team di iLMeteo.it comunica le previsioni del tempo sull'Italia per la giornata di oggi.

Pressione stabile su tutto il Paese. L'anticiclone africano Lucifero arroventa tutte le regioni. La giornata trascorrerà all'insegna di un cielo sereno o al più poco nuvoloso da Nord a Sud. Temperature in aumento sulle regioni centrali e in Emilia Romagna, in lieve diminuzione al Sud, pressoché stazionarie sul resto del Nord.

Secondo il team del sito iLMeteo.it, sulla Sicilia sudorientale si potrebbero toccare i 49-50 gradi. Clima rovente anche sul resto del Meridione con 39-42 gradi in Calabria, Puglia, Basilicata, Campania (casertano). Almeno fino al weekend di Ferragosto, precisano gli esperti de iLMeteo.it, le temperature massime su Toscana, Lazio ed Emilia potrebbero toccare i 39-40 gradi nelle zone interne (come a Firenze e Bologna), 38 a Roma, fino a 37 in Veneto e Lombardia, 35 in Piemonte e 32 in Liguria.

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Caldo, allerta in Campania

Ondate di calore, dalle 8 di domani mattina e per almeno 72 ore, in Campania: la Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di criticità. Si prevedono temperature massime che potranno essere superiori ai valori medi stagionali di 7-8°, associate ad un tasso di umidità che, soprattutto nelle ore serali e notturne, in articolare sul settore costiero e sulle zone pianeggianti, potrà superare anche il 70-80% e in condizioni di scarsa ventilazione. La Sala Operativa regionale, in considerazione dell'avviso emesso dal Centro Funzionale della protezione civile, invita i sindaci di tutti i Comuni e gli enti competenti a porre in essere le procedure di propria pertinenza relative alla vigilanza per le fasce fragili della popolazione. Si raccomanda di non esporsi al sole o praticare attività sportive nelle ore più calde. Particolare attenzione devono prestare i cardiopatici, gli anziani, i bambini e i soggetti a rischio.

Dalla Francia arrivano tre Canadair

Dopo aver completato le operazioni in Grecia, altri tre Canadair francesi saranno riassegnati in Italia attraverso il meccanismo di Protezione civile europeo, a seguito della richiesta italiana di supporto per combattere gli incendi boschivi. Lo annuncia la Commissione europea, in una nota. Inoltre, è stato attivato il satellite europeo di emergenza Copernicus per fornire mappe di valutazione dei danni nelle aree colpite.

La Sicilia continua a bruciare

Continua a bruciare la Sicilia. Corpo forestale, vigili del fuoco, Protezione civile e volontari, provenienti anche da altre province dell'isola, sono impegnati da tutta la notte a domare un grosso incendio nell'area di Linguaglossa, nel catanese. Stamattina è arrivato il primo Canadair e durante la notte sono stati effettuati diversi interventi e messi in sicurezza tre ristoranti e una abitazione.  Incendi anche nel palermitano dove nella notte le fiamme hanno minacciato Geraci Siculo, Polizzi Generosa e nuovamente Petralia Soprana e Sottana. 

Catanzaro, pineta devastata dagli incendi

Si cerca di tornare lentamente alla normalità nel quartiere Siano di Catanzaro a ridosso della pineta devastata dagli incendi. Ancora presto per procedere ad una conta dei danni che, comunque, si prevede saranno ingenti. Dopo le ore di apprensione e paura vissute ieri, anche fino a tarda ora, quando i roghi sembravano non concedere tregua, la notte nella zona della città trasformatasi, suo malgrado, nella trincea avanzata del fonte di fiamme che ha accerchiato per due giorni tutta l'area urbana del capoluogo, è trascorsa in maniera relativamente tranquilla. Rimane ancora la cappa di fumo che da giorni ormai avvolge l'intero centro abitato senza risparmiare la zona nord e il centro della città. Stamattina resiste qualche piccolo focolaio tenuto sotto stretta osservazione dai vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine che hanno presidiato ininterrottamente l'intera zona.

I momenti di maggiore pericolo sono stati quelli vissuti dai residenti dell'area di San Cono, località dove sorge una struttura di call center della Telecom, nella parte alta. Qui, alcune famiglie sono state invitate ad allontanarsi in via precauzionale. Rientrato anche l'allarme per una possibile evacuazione di alcune abitazioni del centro storico del quartiere. Le fiamme hanno interessato pure l'area nei pressi del carcere «Ugo Caridi». Evidente la ferita al patrimonio ambientale. Quello che si delinea per l'ex pineta è, infatti, uno scenario quasi spettrale. Dopo circa 48 ore di fiamme, solo cenere e devastazione che non hanno risparmiato l'area pic-nic e giochi molto frequentata dai catanzaresi, coprono tutto lasciando spogli gli alberi ad alto fusto di cui rimangono ormai solo i tronchi.

 

Estate 2021 nella top 10 delle più roventi da 200 anni

Con l'impennata della colonnina di mercurio nella prima metà di agosto, l'estate 2021 si classifica fino ad ora in Italia nella top ten delle più calde da oltre due secoli con una temperatura che a luglio è stata superiore di 1,24 gradi alla media storica che era stata superata di ben +2,18 gradi a giugno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base della banca dati Isac Cnr che effettua le rilevazioni in Italia dal 1800. Si tratta di una anomalia evidente soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia dove il caldo africano insieme alla mancanza di precipitazioni hanno determinato una drammatica siccità che ha decimato i raccolti e favorito l'azione dei piromani e l'espandersi degli incendi che fino ad ora sono più che triplicati in Italia (+202%) nell'estate 2021 sulla base dall'analisi di Coldiretti su dati Effis. Il risultato, precisa la Coldiretti, «sono decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città».

«Le ondate di calore con la siccità - continua la Coldiretti - rappresentano l'evento climatico avverso più rilevante per l'agricoltura italiana con un danni stimati in un miliardo di euro all'anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. L'afa e la prolungata mancanza di pioggia - sottolinea l'associazione - stanno seccando la terra, scottando la frutta e la verdura, impoverendo i vigneti, facendo cadere olive e agrumi dagli alberi e provocando stress negli animali allevati. In sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi alla frutta, dal mais alla soia, dal girasole al pomodoro da conserva fino al foraggio necessario per l'alimentazione del bestiame. Ma il balzo della colonnina di mercurio - continua Coldiretti - sta favorendo anche il diffondersi degli insetti dannosi per le coltivazioni come la cimice asiatica e il moscerino dagli occhi rossi, particolarmente temuti dai produttori ortofrutticoli per le perdite dei raccolti che possono provocare».

«Nonostante i cambiamenti climatici l'Italia - sottolinea la Coldiretti - resta un Paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d'acqua che cadono annualmente, ma per le carenze infrastrutturali se ne trattiene solo l'11%. Per risparmiare l'acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan - insiste l'associazione - un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall'alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale». «Il progetto - conclude la Coldiretti - prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto e ottimizzare i risultati finali. L'idea è di "costruire" senza uso di cemento per ridurre l'impatto l'ambientale laghetti in equilibrio con i territori, che conservano l'acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione».

Ultimo aggiornamento: 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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