Meningite, corsa al vaccino: piano speciale per i bambini

Mercoledì 30 Gennaio 2019 di Mauro Evangelisti
Meningite, corsa al vaccino: piano speciale per i bambini
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Meningite, corsa a vaccinare bambini e adolescenti. E c'è un ministro della Salute, Giulia Grillo, che lancia un appello perché i ragazzi si vaccinino; va controcorrente rispetto alle spinte no vax che esistono anche nel suo partito, il Movimento 5 Stelle. La notizia, due settimane fa, della morte di un ragazzo a Roma ha avuto come conseguenza un aumento dell'apprensione e della sensibilità su questa malattia. Il nuovo episodio di Montecitorio, dove alcuni parlamentari dovranno sottoporsi a profilassi, ha riacceso l'attenzione. Non a caso, la vaccinazione per la meningite B è altamente raccomandata per i bambini che hanno meno di un anno, ma c'è un'analoga raccomandazione delle autorità sanitarie (per gli altri ceppi) anche per gli adolescenti.

Questo non significa che vi sia un'emergenza. I numeri sono in linea con le attese e, in particolare, nel Lazio, siamo a quota sei malati, l'anno scorso furono 14 a gennaio. Giovanni Rezza, dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità ed epidemiologo: «Nelle ultime settimane sono stato tempestato da telefonate di genitori che mi chiedevano consigli sulla vaccinazione per la meningite». Dice la ministro Giulia Grillo, che è anche medico: «Invito gli adolescenti, oltre che i bambini, a fare il vaccino anti-meningite anche se non è obbligatorio. Si tratta di una malattia molto insidiosa». Dalla Regione Lazio l'assessore alla Salute, Alessio D'Amato, concorda: «Abbiamo uno dei migliori sistemi di sorveglianza grazie all'attività del Servizio Regionale per l'Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive attivato allo Spallanzani. Fondamentale sensibilizzare la cittadinanza sulla vaccinazione anti meningococcica tetravalente Acwy gratuita fino a 19 anni. Per il vaccino anti meningococcica tipo B l'offerta è gratuita per i nati a partire dal primo gennaio 2017».

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PROCEDURE
Il rischio di contagio per la meningite riguarda coloro che hanno avuto contatti stretti, sotto il metro di distanza, e prolungati con la persona malata. Solo in questi casi è raccomandata la profilassi. «Vale per chi ha condiviso uno spazio ristretto, chi ha viaggiato sulla stessa macchina, sullo stesso pulmino. Questa è la logica della profilassi» spiega il dottor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. Primo consiglio: se si è frequentato lo stesso ambiente di una persona che poi ha avuto la meningite, meglio rivolgersi al medico, soprattutto se subentrano febbre e mal di testa. I parlamentari che sono venuti a contatto con lo studente romano che ha partecipato il 25 novembre al convegno sulla Giornata dalla Memoria, dovranno sottoporsi a profilassi, vale a dire a una procedura di prevenzione. In cosa consiste? Va preso l'antibiotico: per gli adulti bastano 500 mg di ciprofloxacina in dose singola. Per i bambini il farmaco è differente. L'Asl Roma 1, competente per Montecitorio, ricorda anche che è necessario «porre attenzione all'eventuale comparsa nei 10 giorni successivi alla partecipazione all'evento di febbre e/o mal di testa persistente». Conclude Ippolito: «Ripetiamolo, a Roma non c'è un incremento. Altro dato importante: i sei casi appartengono tutti a ceppi differenti. Se avessimo avuto a che fare con lo stesso meningococco, come tre anni fa in Toscana, ci sarebbero state maggiori preoccupazioni».
 

Ultimo aggiornamento: 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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