Giubileo, ecco i cantieri delle prime 87 opere. Palazzo Chigi: si accelera. Gualteri: «Grande occasione per Roma»

Presentato il piano per cambiare il volto di Roma entro il 2025. Stanziati 1,8 miliardi

Giovedì 12 Gennaio 2023
Giubileo, Meloni: «Tanto lavoro da fare, ma saremo pronti»

Il Giubileo sarà «un evento di rinascita».

Non solo, come ha spiegato Papa Francesco, per le centinaia di milioni di pellegrini che arriveranno in Vaticano alla ricerca di «speranza e fiducia» in un mondo sconvolto da Covid, guerre, crisi climatica ma anche, come sottolinea invece il governo guidato da Giorgia Meloni, per Roma. Nei prossimi due anni infatti, il volto della Capitale è destinato a cambiare grazie al pacchetto di interventi «essenziali e indifferibili» contenuto nel Dpcm del 15 dicembre scorso e presentato ieri a palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e dal sindaco Roberto Gualtieri. Con quest’ultimo che, non a caso, ha parlato di una «grande occasione per una Roma più bella, accessibile e inclusiva». Ottantasette opere, dalla sottovia di piazza Pia alla manutenzione straordinaria di metro e percorsi bus, fino ai nuovi parcheggi interrati al rinnovamento della stazione Termini, tutte utili a far “rinascere” la città entro il 2025: 32 progetti di riqualificazione e valorizzazione, 23 relativi ad accessibilità e mobilità, 8 dedicati al capitolo accoglienza e partecipazione e 24 per ambiente e territorio. Per uno stanziamento di 1,8 miliardi di euro (di cui un miliardo di fondi giubilari) a cui si aggiungono ulteriori 500 milioni di euro che riguardano il Piano “Caput Mundi” del Pnrr e altri 300 per 48 opere che saranno oggetto di un successivo Dpcm. Circa 4 miliardi in totale in pratica, considerando anche i fondi complementari. 

 

I TEMPI

Se soldi e progetti ormai ci sono, a preoccupare Vaticano, Campidoglio e palazzo Chigi, sono rimasti i tempi di realizzazione degli interventi. Anche perché a minacciare il rispetto del programma in tempo per l’apertura della Porta Santa di dicembre 2024, c’è il ritardo accumulato a causa dello stop imposto dalle elezioni di ottobre. «Siamo realisti - ha spiegato Mantovano - l’esperienza degli altri giubilei ha visto realizzare opere anche durante se non dopo» l’evento, «e sta nell’ordine delle cose, ma vorremmo limitare questo residuo a un dato solo fisiologico». Tant’è che Meloni ha tenuto a precisare: «Roma e l’Italia intera si preparano a celebrare un evento indissolubilmente legato all’identità stessa della Città Eterna, che è Capitale del Cristianesimo e che ospita lo Stato della Città del Vaticano. C’è molto da fare ma assicureremo la nostra collaborazione e il nostro impegno». Un impegno che non è escluso chiami in causa anche il Parlamento. «Ci impegneremo in Aula - spiega il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi - e ci auguriamo che lo facciano tutte le forze politiche».

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LE OPERE

La prima operazione che vedrà concretamente il via riguarderà la manutenzione straordinaria della viabilità principale di penetrazione all’interno della Città eterna. Si tratta di un intervento da quasi 200 milioni di euro che, attraverso l’Anas, interesserà 48 grandi strade della Capitale, tra cui Ardeatina, Laurentina, Nomentana, Ostiense, Portuense, Prenestina, Tuscolana, Boccea, Trionfale, Salaria, Cristoforo Colombo e via del Mare (e ulteriori iniziative riguarderanno gli accessi autostradali). 
Data l’eccezionalità dell’afflusso di pellegrini attesi, grande attenzione sarà riservata agli accessi pedonali alla Santa Sede. E così 70 milioni di euro vengono destinati alla realizzazione della sottovia di Piazza Pia, utile a liberare l’area dal traffico veicolare e realizzare un corridoio pedonale da Castel Sant’Angelo a Via della Conciliazione su cui (con un altro milione di euro stanziato) sorgerà un percorso pedonale “protetto”. Il capitolo riqualificazioni è però corposo (molte hanno come soggetto attuatore la società Giubileo 2025) e, solo a guardare l’area attorno alla Città del Vaticano, interesseranno via Ottaviano (4 milioni), la cosiddetta “passeggiata del Gelsomino” tra il binario 1 della Stazione San Pietro e Piazza del Sant’Ufficio (2 milioni), il sottopasso pedonale di via Gregorio VII per l’attraversamento di via dei Porta Cavalleggeri (500mila euro), la Stazione San Pietro con il piazzale antistante (11 milioni, in questo caso con Rfi come soggetto attuatore), il mercato in Piazza dell’Unità nel rione Prati (5,5 milioni). Tra gli interventi però - assieme alla riqualificazione di spazi pedonali e aree vicine a tutte le Basiliche giubilari - spiccano anche la realizzazione di due parcheggi interrati (uno a piazza del Risorgimento e uno a Lungotevere Castello, per uno stanziamento totale di 59 milioni di euro) e il collegamento ciclabile di 1,1 chilometri tra San Pietro e Monte Ciocci (5 milioni). Ma si interverrà anche sulla stazione Termini e Piazza dei Cinquecento: 18 milioni di euro gestiti da Grandi stazioni, 15 milioni per la riqualificazione delle banchine e 12 milioni per rifare le aree adiacenti a piazza della Repubblica. Quattro milioni invece serviranno a riqualificare i percorsi della stazione Fiumicino Aeroporto. Poi 35 nuovi treni per le metropolitane A e C (120 milioni) e 755 bus ibridi e a metano (113 milioni). E infine diversi altri progetti relativi all’accoglienza dei pellegrini (come la predisposizione di 11 case dell’acqua in tutta la Città) che cambieranno il volto di Roma.

Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 00:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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