Governo Meloni: bollette, pensioni e tetto al contante. I primi provvedimenti

Giovedì 27 Ottobre 2022 di Stefania Piras
Meloni, provvedimenti chiave: dalle bollette alle pensioni e il tetto al contante
1

Pensioni e bollette. Sono i due chiodi fissi del neonato governo Meloni


Il caro energia è, lo ha sottolineato la presidente Giorgia Meloni, un problema che ha la priorità. Il passaggio chiave del discorso programmatico di Meloni è questo: «Sarà necessario mantenere e rafforzare le misure nazionali a supporto di famiglie e imprese, sia sul versante delle bollette, sia su quello del carburante, un impegno finanziario imponente che drenerà gran parte delle risorse reperibili e ci costringerà a rinviare altri provvedimenti che avremmo voluto avviare già nella prossima legge di bilancio».

Quindi: subito interventi sulle bollette che sono aumentate a dismisura a causa della guerra d'invasione russa. Ma nella visione dell'esecutivo c'è anche una riformulazione della tassa sugli extraprofitti e provvedimenti per migliorare e aumentare la produzione domestica di energia (gas e rinnovabili). E infine ha annunciato il taglio del cuneo fiscale: almeno cinque punti, ha detto. Vediamo quali sono gli interventi annunciati più significativi. 

 

Tassa extraprofitti, cosa succederà

La norma sugli extra profitti va riscritta, ha detto la premier. Ha parlato di situazione in cui le risorse sono scarse e quindi «richiedono scelte». Sul tema dell'energia, il Governo opererà su tre piani, ha specificato. ll primo: il contrasto alla speculazione, a livello europeo e nazionale, attraverso un price cup dinamico e la separazione del prezzo del gas da quello di altre fonti energetiche; le misure emergenziali di sostegno, da finanziare con gli extraprofitti e con l'extragettito dello Stato; gli interventi strutturali, fra cui lo sblocco delle procedure riguardanti il rigassificatore di Gioia Tauro. Gli extraprofitti sono i guadagni maggiori realizzati dalle multiutility che importano materie prime, dalla Russia ma anche da altri produttori, e che poi le rivendono. 

 

Pensioni, sì alla flessibilità in uscita (ma con l'occhio ai conti)

Flessibilità pensionistica in uscita. Meloni è d'accordo ma dice anche che bisogna muoversi rispettando i parametri di bilancio. Verranno, dunque, confermati e prorogati i provvedimenti in vigore oggi e che scadono a fine anno. Stiamo parlando di Opzione donna Ape sociale e Quota 102. Meloni, nel suo discorso programmatico alla Camera, ha detto che le «tutele adeguate vanno riconosciute anche a chi, dopo una vita di lavoro, va in pensione o vorrebbe andarci». «Intendiamo facilitare la flessibilità in uscita con previdenziale partendo, nel poco tempo a disposizione per la prossima legge di bilancio, dal rinnovo delle misure in scadenza a fine anno, ma la priorità per il futuro dovrà essere un sistema pensionistico che garantisca anche le giovani generazioni e chi percepirà l’assegno solo in base al regime contributivo, perché è una bomba sociale che noi continuiamo a ignorare, ma che in futuro investirà milioni di attuali lavoratori che si ritroveranno con assegni addirittura molto più bassi di quelli, già inadeguati, che vengono percepiti oggi». La Lega spinge per Quota 41, dai 61-62 anni.

Pensioni, basse per le donne e al sud. Oltre la metà riceve almeno due assegni 

Tetto al contante

Sì ad alzare il tetto del contante, cioè il limite con il quale si può pagare con soldi liquidi invece che con il bancomat o la carta (pagamenti digitali). La premier ha negato la correlazione tra contante e sommerso durante la sua replica al Senato ieri, ha ricordato che la Germania non ha tetti di spesa per i contanti, e ha confermato che il Governo metterà mano a questa soglia «che penalizza le classi più svantaggiate»«C’è anche un tema tecnico che voglio ricordare l’unica moneta con corso legale in Italia e in Europa sono le banconote cartacee emesse dalla Bce. Dunque la moneta elettronica non è moneta a corso legale: lo dice la Banca d’Italia. E non per caso la Bce ha richiamato più volte i governi di sinistra sul tema del limite all’utilizzo del contante perché di fatto penalizza i più poveri», ha detto Meloni. Perché se ne parla? Perchè ieri mattina la Lega ha depositato un progetto di legge per portare il tetto a 10.000 euro, oggi a 2.000 euro con la prospettiva di scendere a 1.000 euro dall’inizio di gennaio. «Di tetto al contante se ne parlerà nella legge di stabilità per il 2023, al prossimo consiglio dei ministri i temi principali saranno bollette, caro prezzi e inflazione», ha detto oggi Giorgio Mulé (FI).

 

Reddito di cittadinanza

       

Se non puoi lavorare serve, secondo la premier Meloni, un doveroso sostegno economico. Mentre per chi è in grado di lavorare la soluzione - sottolinea - non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilità messe a disposizione dal Fondo sociale europeo, perché, per come è stato pensato e realizzato, il reddito di cittadinanza ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia. Oggi le fa eco Matteo Salvini che abbina il concetto di Rdc ai furbetti che lo percepiscono senza averne diritto.  «Rivedere il Reddito di cittadinanza e tagliare sprechi e regali ai furbetti, e coi soldi risparmiati garantire pensione a chi fatica da una vita e lavoro sicuro ai giovani. Volere è potere». Per Forza Italia, l'altro partito che compone il governo, il Rdc è un freno alla crescita«Il reddito di cittadinanza, così com'è articolato, produce una distorsione oggettiva del mercato del lavoro che danneggia le imprese, riducendo di fatto la capacità produttiva del Paese. Insomma, è un freno alla crescita. Serve rimodularlo, introducendo correttivi sul lato delle politiche attive del lavoro, così come modalità più stringenti per quanto riguarda l'accesso». Lo dice il deputato di Forza Italia, Francesco Rubano.

 

Tassa piatta (flat tax)

Meloni ha annunciato un «nuovo rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione» e parla di rivoluzione copernicana sul fronte fiscale. Nel suo discorso programmatico ha annunciato «l'estensione della tassa piatta per le partite IVA dagli attuali 65 mila euro a 100 mila euro di fatturato». Vuol dire che si allarga il prelievo fisso, già in vigore, del 15%. E poi sarà introdotta una tassa piatta incrementale, basata cioè sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente. Una misura che potrebbe riguardare - novità - anche i dipendenti e non solo gli autonomi. Come funziona? Sarà sottoposto a tassazione agevolata l'importo superiore alla media di quel che si è dichiarato nel triennio precedente. «Una misura virtuosa, con limitato impatto per le casse dello Stato, che può essere un forte incentivo alla crescita», la definisce Meloni che ha annunciato anche una tregua fiscale: modi e tempi più facili per regolarizzare la propria posizione con il fisco.

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci