Mascherine, assembramenti e ristoranti, le multe ci sono ancora: da 400 a tremila euro

Venerdì 5 Giugno 2020 di Stefania Piras
Mascherine, assembramenti e ristoranti, le multe ci sono ancora: da 400 a tremila euro

Decreti, ordinanze, linee guida.

Niente paura: per tornare alla normalità anche a Roma servirà seguire poche e semplici regole auree con buon senso e pazienza. Nel dubbio, anche in questa Fase tre basterà comportarsi tutti come se si fosse potenziali infetti e infettanti anche se abbiamo ottenuto esiti negativi al test sierologico e o al tampone. Al di là delle persone con le quali conviviamo, il contatto con amici che non vediamo spesso, conoscenti ed estranei è possibile ma con cautela e quindi dobbiamo abituarci tutti a fare quello che le autorità già fanno con noi: misurarci la febbre e poi proteggerci e proteggere gli altri osservando le distanze, lavando spesso le mani e indossando la mascherina. Dall'altro ieri gli spostamenti sono liberi. Ma non è un Libera Tutti, è piuttosto un Liberi di evitare il più possibile il contagio. Per questo, in caso di comportamenti scorretti, potranno ancora essere elevate multe tra i 400 e i 3.000 euro, o chiusura da 5 a 30 giorni per la violazione delle disposizioni riguardanti i pubblici esercizi o attività produttive o commerciali, salva la recidiva che comporta il raddoppio della pena. Multa per chi viola la quarantena, multa per chi frequenta luoghi chiusi senza mascherina, o luoghi aperti magari mentre è in fila senza il dispositivo di protezione, multa se ti metti alla guida con la febbre e multa al barista che non rispetta le regole.

Resta il divieto di assembramenti
È la regola aurea insieme alla mascherina e all'igiene delle mani. La distanza minima interpersonale e obbligatoria è di un metro. Due metri se si fa attività sportiva. Sia in luoghi aperti che chiusi è vietato formare assembramenti, cioè gruppi di più di due persone ravvicinate. Fare particolare attenzione nei parchi, nei corridoi, nelle zone di transito o attesa di stazioni o uffici, nei centri commerciali, nei mercati. Prima di raggiungere un posto è bene telefonare ed eventualmente prenotare. Le persone conviventi possono stare a una distanza inferiore di un metro. In tutti i casi si fa appello alla responsabilità individuale anche e soprattutto la sera e all'ora dell'aperitivo.
 

Temperatura: c'è un numero verde se va oltre i 37,5 
Il numero verde da contattare a cui risponderà personale medico pronto a indicare la procedura da seguire è 800.118.800 e serve a intercettare quelli che stanno per partire o sono appena arrivati in una stazione, in un porto o in un aeroporto della Capitale e del Lazio e, nel caso, indirizzarli alla postazione drive-in più vicina dove effettuare il tampone, oppure per indicare loro il giusto comportamento da seguire in una eventuale quarantena o nel breve periodo di isolamento in attesa della risposta ai test molecolari e/o al tampone.


Protezioni individuali anche all'aperto
La mascherina va indossata sempre tranne in tre occasioni: all'esterno se non ci sono altre persone nel raggio di un metro, quando si mangia o si beve, e se ci si sottopone a trattamenti odontoiatrici o estetici al viso. Non indossare la mascherina in tutti gli altri casi ci espone a possibili contagi e a multe. Si possono usare le mascherine chirurgiche, cioè quelle a uso medico e certificate in base alla capacità di filtraggio e sono obbligatorie se si diventa positivi al virus. Ci sono anche le mascherine di comunità,
che hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus. Le mascherine di comunità devono garantire un'adeguata barriera per naso e bocca, essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili e che non rendano difficoltosa la respirazione, devono poi aderire al viso coprendo dal mento al naso garantendo allo stesso tempo confort.
L'uso dei guanti usa e getta resta raccomandato nelle attività di acquisto di alimenti e bevande. Anche i guanti vanno igienizzati con il gel, come le mani, o diventano veicolo del virus. 


Ristoranti: niente buffet e tavoli a distanza
Quando andiamo a mangiare fuori, prima di sedersi, bisognerà comunicare i propri dati per essere reperibili per i successivi 30 giorni. La Regione Lazio infatti impone di conservare i registri con le generalità dei clienti per 30 giorni invece che per 14. Serve per tracciare i contatti e gli spostamenti di eventuali clienti che poi dovessero risultare positivi al virus. La mascherina si toglie solo una volta seduti al tavolo per mangiare e bere. Meglio se si fa all'aperto: in giardini, terrazze o plateatici. Se si fa all'interno di un locale i tavoli devono essere distanziati. La Regione suggerisce anche a tutte le attività di munire i bagni di asciugamani e copriwater monouso. La sanificazione degli arredi deve essere eseguita almeno due volte al giorno. Meglio prevedere anche percorsi di ingresso e uscita diversificati. No ai buffet, sì alla consumazione al banco a patto che ci sia una distanza di almeno un metro tra un cliente e l'altro. I pagamenti? Meglio se elettronici. Nel caso si maneggino i contanti si potranno disinfettare le mani con il gel che i titolari dei pubblici esercizi devono mettere a disposizione anche in più punti del locale 

In automobile: pulire il volante e il cambio 
Se ci si muove in famiglia si possono riempire tutti i posti dell'automobile e sedersi senza mascherina. In caso contrario è meglio indossarla. Se si noleggia un'auto i gestori assicurano la pulizia dei mezzi noleggiati prima di ogni nuova consegna, utilizzando prodotti disinfettanti per le superfici toccate più di frequente (volante, leva del cambio, display, manopole, pulsanti, manubri, ecc.). Per il servizio car sharing dovrà essere garantita l'igienizzazione delle mani dei clienti e si può trasportare un passeggero solo, seduto nel posto dietro al conducente. In alternativa all'igienizzazione, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente. In ogni caso, l'utilizzo della mascherina è sempre obbligatorio. Per il servizio bike sharing dovrà essere garantita l’igienizzazione delle mani dei clienti. In alternativa all’igienizzazione, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente. 



I circoli: non si può ballare o giocare a carte
Chi andava a ballare nei club o nei circoli Arci dovrà aspettare ancora. Per le attività che prevedono la condivisione di oggetti (es. giochi da tavolo, biliardo, bocce), adottare modalità organizzative tali da ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti, ad esempio predisponendo turni di gioco e squadre a composizione fissa, e obbligare comunque all'uso della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. Importante: le carte da gioco restano ancora proibite perché difficilmente disinfettabili dopo ogni partita. Se le associazioni organizzano corsi di formazione è preferibile utilizzare spazi esterni, dove c'è un continuo ricambio dell'aria e privilegiare l'organizzazione delle attività in gruppi piccoli e il più possibile omogenei. 

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Guanti e gel per lo shopping 

Le persone conviventi possono stare a una distanza inferiore di un metro. Tutti gli altri possono girare fra banchi o scaffali distanziati e con mascherina. Per questo negozi e mercati devono garantire un'ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l'igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche. Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente. Si potrà fare shopping in sicurezza se ci saranno accessi regolamentati e scaglionati in funzione degli spazi disponibili. Meglio se i percorsi di entrata e di uscita sono diversificati.


Lo sport: all'aria aperta sì, no bagno turco
Nelle palestre al chiuso vale sempre l'uso di mascherine, il distanziamento, e anche il divieto di lasciare effetti personali esposti. Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro. In piscina la distanza è sette metri quadrati. Privilegiare l'attività all'aperto, regolare i flussi e redigere un programma delle discipline il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni. Inibire l'accesso ad ambienti altamente caldo-umidi (come il bagno turco) e alla sauna. Potrà essere consentito l'accesso a tali strutture solo se inserite come servizio esclusivo per le camere per gli ospiti in un albergo. Sono inibiti i trattamenti inalatori in forma collettiva, come la grotta. Usare la magnesite liquida a base alcoolica nelle arrampicate di montagna.

 

Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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