Marra, nuove intercettazioni: «Come fa Raggi a fare il sindaco?»

Venerdì 23 Giugno 2017
Marra, nuove intercettazioni: «Come fa Raggi a fare il sindaco?»
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Giudizi al vetriolo sulla sindaca Virginia Raggi proprio da quello che all'epoca era un suo stretto collaboratore, l'ex capo del personale Raffaele Marra, ora imputato con l'imprenditore Sergio Scarpellini, per concorso in corruzione. «Raggi non ha le p...e, come fa a fare la sindaca?», dice Marra intercettato mentre parla con un'amica.

Oggetto della conversazione ciò che gli sta più a cuore, ovvero la promozione del fratello Renato a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio. «Allora tu (Raggi ndr) dovevi avere il coraggio di dire "guarda è uno dei più bravi che ci stanno, lo volevo fare Comandante, per non creare un problema l'aggia fatto direttore dè 'o Turismo"», dice all'interlocutrice. E ancora: «non lo volete al Turismo? Bene, lo riporto al Corpo di Polizia, lo faccio vice-comandate, come lo volevo fare?».
 
 

Per l'ex braccio destro del sindaco però, Raggi «non c'ha le p...e di poterglielo dire? E allora che c...o lo fai a fà 'u sindaco, scusami?». Parlando dell'iter che ha portato alla nomina del fratello, Marra aggiunge, sempre riferendosi al sindaco: «tu lo volevi fà comandante, poi dopo vice-comandante, sicuramente sì vice-comandante. Un vice-comandante è terza fascia! E - continua al telefono - mò pure se non ti ho detto esattamente "passa dalla prima alla terza" ma tu l'avevi messo in conto quando lo volevi fà vice-comandante. Invece lei non ha avuto il coraggio di dire: "sì, è 'na cosa che ho fatto io"».

Un comportamento cauto quello della Raggi che fa infuriare Marra che chiosa:
«sta facendo la principessa che l'hanno fregata!... e mo non sa come uscirne». In un altro filone di indagine il sindaco Raggi rischia il processo, con l'accusa di abuso d'ufficio, per la nomina dell'ex capo segreteria, c'è invece Salvatore Romeo che si dice sicuro che la Raggi «ha seguito la procedura corretta» per la sua nomina. In relazione, invece, all'aumento di stipendio da 39 mila a 110 mila (poi sceso a 93 mila per intervento Anac), Romeo fa presente che «era assolutamente adeguato» al carico di lavoro. E sulle polizze che avevano come beneficiaria la sindaca disse ai pm di non essersi «posto problemi di opportunità» e che Raggi «non ha alcuna conoscenza di tale circostanza né l'avrebbe mai avuta se non nel caso di mia morte».

Dalle intercettazioni emergono però anche le divergenze presenti tra M5S nazionale e Raggi nei rapporti con Raffaele Marra. In una conversazione Marra se la prende (chiamandolo "fr...o maledetto") anche con Rocco Casalino, capo ufficio stampa M5S, "reo" di non permettere all'ex capo del personale del Campidoglio di avvicinare Beppe Grillo nelle sortite a Roma. Un dato che, si sottolinea nel M5S, testimonia come i vertici del Movimento avessero preso le distanze da Marra ben prima del suo arresto. Mentre sull'insulto omofobo dell'ex capo del personale, Casalino avrebbe scherzato con i suoi:
«non mi hanno mai chiamato maledetto..».

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 08:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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