Marò, stampa indiana: «L'Italia pagherà 1,1 milioni di euro per risarcire i familiari delle vittime»

Domenica 24 Gennaio 2021 di Cristiana Mangani
Marò, dopo 9 anni l'Italia trova l'accordo con l'India: 100 milioni di rupie per risarcire i familiari delle vittime
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Dopo quasi nove anni e tanti processi all'attivo, potrebbe arrivare a conclusione la vicenda dei marò, i fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. In tutti questi mesi l'India ha continuato a insistere per trovare una definizione alla vicenda e ora, secondo la stampa indiana, l'Italia avrebbe proposto come risarcimento cento milioni di rupie, ovvero 1.125.733 euro.

A darne notizia è uno dei quotidiani più letti dagli abitanti del Kerala, il “Mathrubhumi, che nella versione inglese annuncia l'accordo tra Roma e Nuova Delhi. Il giornale titola: «Caso dei marines italiani: per risolvere la questione offerto il pagamento di un risarcimento di 10 crore di Rs», che equivalgono a cento milioni di rupie. Sarebbe stato il nostro paese a offrire questa cifra, come risposta a una richiesta di 150 milioni. 

La vicenda

Il caso dei marò risale al 2012 quando i due fucilieri, ufficialmente in servizio per la Forza navale nazionale, ma a bordo della petroliera italiana Enrica Lexie con compiti anti-pirateria, spararono e uccisero due pescatori scambiandoli per pirati. I due marines pugliesi sono finiti in carcere ed è comunciata una battaglia giudiziaria e diplomatica che è andata avanti per anni. Le vittime, Valentine Jalastin, di 44 anni, e Ajesh Pink, di soli 20 anni, lavoravano in quella zona ed è a Kochi, da dove arriva l'articolo del quotidiano indiano, che il 15 febbraio di nove anni fa ha attraccato la petroliera italiana di ritorno dal luogo dove era avvenuta la sparatoria. «Il Governo italiano - scrive ancora il "Mathrubhumi" - ha fatto la sua mossa con il governo centrale (di Delhi) e statale (del Kerala) per chiudere il caso». La somma verrebbe suddivisa in «40 milioni di rupie ciascuno ai familiari dei due pescatori deceduti. Gli altri 20 milioni di rupie saranno dati al proprietario della barca, Freddy, per i danni». In precedenza alla famiglia delle vittime erano stati assegnati come risarcimento altri 20 milioni di rupie.

 

La richiesta delle vittime 

Nel frattempo, però, alla serie di richieste di risarcimento se ne sono aggiunte diverse altre, quelle degli undici membri dell'equipaggio che si trovavano sul peschereccio al momento degli spari. Compreso il proprietario Freddy che, quando Latorre è tornato in Italia per curarsi, si era opposto alla decisione, chiedendo un ulteriore accertamento medico. In questo periodo le trattative tra il Kerala e l'Ambasciata italiana, dove dal 2019 si trova l'ambasciatore Vincenzo De Luca, sono andate avanti per cercare di trovare un accordo sulla cifra finale. Nella sentenza emessa dal Tribunale arbitrale internazionale a maggio scorso - evidenzia il quotidiano indiano - era stato stabilito che c'erano gli estremi per risarcire tutti coloro che si trovavano sulla barca. E aveva anche sottolineato che i marò non avrebbero dovuto essere processati in India.

In attesa che la vicenda giudiziaria venga definita, a novembre scorso - secondo quanto riferisce La Gazzetta del mezzogiorno - Latorre e Girone hanno preso parte in videocollegamento a un incontro con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. I due militari «sono stati convocati insieme - ha spiegato la Difesa -, in virtù di quanto sancito dal pronunciamento del Tribunale arbitrale dell’Aja che, nel riconoscere l’immunità funzionale e la competenza giurisdizionale nazionale, ha consentito di considerare non più vincolanti le misure restrittive imposte nel 2016 dalla Corte Suprema indiana per il loro rientro in Italia, tra le quali appunto, l’obbligo che i due fucilieri non potessero avere contatti tra loro». Guerini ha espresso vicinanza ai due marò e alle loro famiglie, e ha confermato che lui stesso e l’intero staff del gabinetto avrebbero continuato a impegnarsi nel seguire la loro vicenda.

 

Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 19:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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