Mariastella Gelmini: «Tamponi gratuiti per favorire il turismo»

Domenica 13 Giugno 2021 di Marco Conti
Mariastella Gelmini: «La fine dello stato d'emergenza un segnale per il turismo»

Ministra Gelmini, domani alcune regioni, tra cui il Lazio, saranno in fascia bianca. Tra una settimana ancora tutta Italia. Tutto finito? 
«Si è chiusa la fase critica, ora dovremo imparare a convivere con il virus, monitorando le varianti e mantenendo comportamenti responsabili.

Ma mi faccia dire che tornare a vedere il pubblico sugli spalti di uno stadio come è accaduto l’altro ieri all’Olimpico, è stato emozionante. Le italiane e gli italiani si sono guadagnati con enormi sacrifici il ritorno alla vita. Non dobbiamo disperdere tutto questo: possiamo goderci l’estate tenendo salda la giusta prudenza. Se lo faremo avremo un autunno relativamente tranquillo con un ceppo influenzale in più». 

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Le regole resteranno le stesse o potremmo dire addio, per esempio, alla mascherina? 
«Stiamo tornando a una progressiva normalità. La fretta potrebbe essere una cattiva consigliera. Si tratta di monitorare questa fase nella quale cadranno quasi tutte le misure di contenimento, verificare l’impatto sull’incidenza dei contagi. Se, come credo, i numeri resteranno contenuti, entro luglio potremmo dirle addio all’aperto». 

Lo stato d’emergenza scade a luglio, verrà prolungato? 
«Non ne abbiamo ancora parlato in Consiglio dei ministri, ma credo che i tempi siano maturi per chiudere la fase emergenziale e attrezzarci con gli strumenti “ordinari”. Naturalmente senza rinunciare al prezioso contributo del generale Figliuolo. La fine dello stato di emergenza sarebbe un bel segnale anche per il turismo». 

Non si rischia in estate di perdere il tracciamento? 
«Dipenderà anche dal comportamento di tutti noi. Se i numeri restano a questi livelli - siamo ben sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti - il tracciamento è possibile. La guardia andrà tenuta alta soprattutto per monitorare le varianti». 

Le Regioni potranno applicare misure restrittive anche nel periodo estivo? 
«Lo possono sempre fare ma penso che non ce ne sarà bisogno. Nessuno vuole “chiudere”, ma è evidente che se emergessero problemi o focolai localizzati la tempestività degli interventi sarebbe essenziale». 

Quando entrerà in funzione il Green Pass e su quale sito o app verrà attivato? 
«Dal 1° luglio. Per quanto riguarda le app “Immuni” ha già avuto il via libero del Garante della Privacy. Ci sono ancora alcuni aspetti da mettere a punto su “Io”, la app di PagoPA. Si tratta di due strumenti già presenti su milioni di smartphone». 

Il via libera al Green Pass riuscirà ad attirare turisti stranieri? 
«L’Italia è già tornata attrattiva e registriamo con soddisfazione che i turisti stranieri, europei ed anche americani, stanno già tornando. Ci sono ottimi segnali sulle prenotazioni e con la fine delle restrizioni e il Paese in zona bianca, daremo un messaggio di fiducia e sicurezza. Il green pass farà il resto. Sarà una buona stagione». 

Per muoversi chi non è vaccinato dovrà fare i tamponi. Pensa possano essere gratuiti? 
«Il turismo interno non ha bisogno di alcun certificato e questo è un altro buon motivo per fare le vacanze nel nostro meraviglioso Paese. Dopodiché già nel Sostegni bis abbiamo previsto una prima misura di ristoro per le aziende che mettono a disposizione di lavoratori e clienti i test. Credo che nel percorso parlamentare potremo migliorare la norma. La gratuità dei tamponi finalizzati a fruizione di servizi, eventi, trasporti è una richiesta di alcune forze politiche, fra cui anche Forza Italia. Ci stiamo lavorando». 

Su AstraZeneca sono arrivate le restrizioni del Cts, ma già l’Aifa aveva messo in guardia dai rischi per i giovanissimi. Eppure le regioni sono andate in ordine sparso aprendo gli Open day. Si poteva evitare? 
«La tragica vicenda di Camilla ha provocato in tutti dolore e sgomento. I vaccini sono stati utilizzati dalle Regioni senza violare alcuna regola e gli Open day sono una delle modalità della campagna massiva. All’inizio della campagna vaccinale c’era chi diceva che andassero vaccinati prima i giovani… E il primo farmaco autorizzato, con il quale sono stati vaccinati decine di milioni di inglesi di tutte le età, è stato AstraZeneca. Naturalmente vanno seguite le indicazioni della scienza - possibilmente univoche - sul minor rischio possibile, perché il rischio zero non esiste con nessun farmaco». 

Non pensa che lo scaricabarile tra Regioni e governo sull’uso dei vaccini aumenti la confusione? 
«Mi pare che la fase dello scaricabarile tra Regioni e governo sia stata archiviata da alcuni mesi. Ora si cerca di collaborare lealmente e spero che nessuno sia tentato di tornare al passato. Su AstraZeneca la confusione c’è stata, ma mi pare difficile attribuirne la responsabilità alle Regioni. Ora c’è solo da lavorare e riprogrammare rapidamente la campagna: non c’è tempo da perdere». 

Roma Capitale, lei ha istituito una Commissione, ma che tempi prevede per arrivare al voto in Aula? 
«Già nella prossima settimana la Commissione che ho istituito, guidata dal professor Marini, produrrà delle bozze normative sia di legge ordinaria che costituzionale. Il confronto con le competenti Commissioni parlamentari è già cominciato e mi pare di poter dire che ci sia una sostanziale condivisione sui temi e sul metodo. Realisticamente possiamo immaginare di essere pronti entro l’estate».
 

Ultimo aggiornamento: 17:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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