Roma, malato oncologico rischia la vita in un appartamento Ater. La figlia: «Cortocircuito in casa per le infiltrazioni di acqua»

Continua la “via crucis” dei residenti di Largo Monte San Giusto a Colle Salario

Mercoledì 7 Dicembre 2022 di Raffaele Marra
appartamenti in Largo Monte San Giusto

ROMA - «In questi ultimi due anni non abbiamo avuto pace - dice Carlo, inquilino del civico 10 - prima i 4 anni (dal 2017 al 2021) senza illuminazione pubblica a cui nulla sono valse le numerose segnalazioni alle istituzioni comunali e municipali, poi è arrivato l’incendio a febbraio di quest’anno, da circa un mese per non farci mancare nulla arrivano le infiltrazioni di acqua piovana (problema che si ripropone ogni inverno da almeno tre anni, ndr) e qualcuno deve stare in casa con le bacinelle, i miei figli non posso dormire  sul letto a castello, perché chi dormiva sopra “gli pioveva in testa” adesso è costretto a dormire sotto, per non parlare della muffa che respiriamo, anziani e bambini compresi».

La fa eco una condomina che abita al civico 12: «Abbiamo quasi tutti gli stessi problemi con le infiltrazioni di acqua piovana. Mio padre anziano e malato oncologico ha rischiato la vita - dice Anna Maria - una notte diluviava e l’acqua si è infiltrata nelle pareti della camera da letto di mio suocero arrivando al pannello della luce, sentimmo un botto come un tuono seguito da un lampo, andò tutto in corto, per fortuna c’era il salvavita altrimenti sarebbe finito in tragedia».

I disagi

Ma è possibile che l’Ater (l’Azienda territoriale per l'edilizia residenziale del comune di Roma) non si ponga i problemi di questi inquilini? «Sono anni che scriviamo ma nessuno risolve il problema delle infiltrazioni di acqua, quando piove è un lago.

Dicono che hanno aperto la pratica, ma poi non si vede nessuno e passano gli anni». Nella stessa palazzina ci sono problemi anche ai citofoni: «Non possiamo lasciare solo nessuno perchè il citofono non funziona - conclude Anna Maria - il portone non si apre né da sopra né da sotto, l’unico modo per aprire è scendere e aprire con le chiavi, se succede qualcosa e deve intervenire un’ambulanza chi apre? deve scendere il malato, l’allettato o chi si è sentito male, il bottone apri porta non esiste è rotto da tempo, non si rendono conto che giocano con le vite delle persone, spero che il sindaco e il municipio si facciano carico di questi problemi e li risolvano una volta per tutte in tempi brevi, non vorranno cheavvenga prima la tragedia prima di muoversi?».

 

Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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